Voglio bene ad Andrea Reale, sindaco di Minori. Lo conosco da quando era ragazzo, lo apprezzo per il suo attivismo, per quello che fa. L'appunto che gli faccio si riferisce al suo ruolo di delegato alla sanità della Conferenza dei sindaci della Costiera. Non credo che sia stato lui a stilare il calendario della campagna vaccinale a Maiori, qui riprodotto, che mi è stato rimesso per Whatsapp. Ma perché lo ha sottoscritto?
Possibile che non si sia reso conto che
rimandare alla prossima settimana la vaccinazione degli ultraottantenni - i
soggetti più fragili, come vengono definiti -, dopo la parata del primo giorno
(18 vaccinati!), li espone a grave rischio in un momento in cui la pandemia è
in piena escalation?
Una decisione, presa non so da chi, in
quale sede, che è addirittura in contrasto con le indicazioni del governo e
delle massime autorità sanitarie. E che, oltretutto, crea disparità di trattamento
tra over ottanta, nello stesso territorio: quelli che si sono vaccinati a
Castiglione di Ravello, oppure a Maiori (ieri e oggi); quelli che si stanno
vaccinando a Positano. E gli altri in lista d'attesa.
Il Piano nazionale stabilisce l'ordine
di priorità sulla base delle analisi condotte da studi scientifici: e
privilegia l'età e la presenza di condizioni patologiche che rappresentano le
variabili principali di correlazione tra la mortalità per Covid-19.
Non mi pare che se ne stia tenendo conto
a Maiori.
A Maiori se la stanno prendendo comoda.
E poi mi chiedo: perché il personale scolastico viene convocato di mattina, in orario di servizio, e gli anziani, spesso malandati, di pomeriggio, quando sul corso Reginna, già prima del tramonto, comincia a far freddo? Specialmente se tira un po' di tramontana?
Ci vogliono proprio togliere dai piedi?
Ripropongo, perciò, le mie domande:
- Il presidente della Regione, Vincenzo
De Luca, ne è a conoscenza?
- E il ministro Speranza che ne pensa?
- E il vice ministro Sileri?
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