Ricordo i tempi delle sfide tra Dc e Pci.
Ricordo le storie di don Camillo e Peppone raccontate da Guareschi. E mi ci diverto pure. Ma questa querelle, com'è riferita dal Corriere della sera, mi lascia senza parole. Non la capisco, faccio fatica a commentarla.
Non credo che la Madre celeste, che celebriamo col nome di Assunta, al pari di certi aspiranti cavalieri o commendatori, ci tenga alla "cittadinanza onoraria" di Cassino. E neppure che, se ciò dovesse avvenire, causerebbe il broncio a san Benedetto.
Mi viene a mente la storia di quei due che finirono col prendersi a botte mentre litigavano su quale Madonna fosse più potente, quella del Carmine o quella di Pompei.