sabato 19 maggio 2018

RIFLESSIONI NOTTURNE. MAGGIO, PRELUDIO DELL'ESTATE


Mi sveglio [non ora, alle 6.30], tiro su la persiana: il sole è appena spuntato dietro le case di Mercatello. Si annuncia una splendida giornata. Una di quelle che non sai se è meglio trascorrerla al mare o in campagna. Fate voi.
Mi viene in mente un vecchio proverbio: “Maggio fa belle ‘e figliole e po’ giugno s’ ‘e gode ô sole” [sarebbe giugno, insomma, a beneficiarne]. Giugno, che è fatto di tanti sguardi, ammirati o concupiscenti, come quello delle lucertole appena uscite dal letargo. Non il mio, mannaggia!, appannato dall'età veneranda [si dice così, no?] e dalla cataratta.
Del resto, si sa: “Quanno maggio trase [e ormai stiamo ben oltre la metà del mese] ‘e vase songo comme ‘e cerase” [hai una voglia matta di mangiarne a iosa, una tira l'altra].
Auguri!

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