Non amo i gesti volgari. Ma stamattina non ne posso fare a meno.
Immagino Silvio
Berlusconi che, dopo aver dormito profondamente come il principe di
Condò avanti la battaglia di Rocroi, s'affaccia a una finestra della sua
residenza e, pensando a quanti hanno tentato di tenerlo ai margini delle
vicende di questi giorni, fa istintivamente quel gesto dell'ombrello tanto caro
a noi italiani.
Piaccia o
non piaccia, il deus ex machina della politica italiana,
nonostante Forza italiana sia uscita ridimensionata dal voto
del 4 marzo, è ancora lui. Lo spiega dettagliatamente l’Espresso: «questo
sta avvenendo, anzi forse è avvenuto: forse non con una trattativa diretta -
più probabilmente con una negoziazione mediata dalla Lega - tuttavia il M5S sta facendo proprio quello che in questi vent'anni è stato
(non a torto) imputato ai Ds e al Pd, a Massimo D'Alema e Luciano
Violante: piegarsi a Silvio Berlusconi per quanto riguarda il suo gigantesco
conflitto d'interessi e la salvaguardia dei suoi affari.»
Insomma,
più che cedere ai diktat di Luigi Di Maio, il Cavaliere ha
costretto il ragazzo di Pomigliano a scendere a patti con lui. Sia pure per
interposta persona, Matteo Salvini. Altrimenti, col cavolo lo
avrebbe fatto (se si farà) il governo!
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