E’ accaduto. Pochi minuti fa. Stavo rientrando a casa, dopo una breve passeggiata, con Chanel al guinzaglio. Ho incrociato un signore che mi ha salutato calorosamente. Sono rimasto perplesso, perché non riuscivo a capire chi fosse. Lui s’è accorto del mio imbarazzo e mi ha spiegato che c’eravamo incontrati un paio di volte in circostanze ufficiali.
Mi sono scusato spiegandogli che ho difficoltà a riconoscere i volti (prosopagnosia?) specialmente se si tratta di persone con le quali non ho una frequentazione abituale. “Sì – mi ha risposto -, è vero, anche mio padre aveva questo problema. Negli ultimi tempi, prima di morire”.
Mi son sentito arrivare... una mazzata in testa. E, pur non essendo superstizioso, non ho rinunciato a un gesto scaramantico. Oltretutto, avevo già la mano in tasca.
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