E’ morto questa mattina a Tramonti, nella sua Figlino, dove
si era ritirato a causa dell'età e degli acciacchi, don Catello Coppola. La notizia l’ho letta su Facebook e mi ha
profondamente addolorato. Canonico della Cattedrale di Amalfi, era stato
rettore della Chiesa di S. Benedetto, sempre ad Amalfi, e poi, per molti anni,
parroco della Collegiata di S. Maria Maddalena ad Atrani.
Don Catello Coppola (junior, quando fu ordinato sacerdote: c’era
già, a Capitignano di Tramonti, un altro prete, più anziano, suo omonimo) è
entrato nella mia vita verso la fine degli anni Sessanta o inizio Settanta,
quando venne a insegnare religione all’Istituto Professionale per il Commercio
di Amalfi, la scuola nella quale svolgevo
allora le funzioni di direttore.
M’ero appena fidanzato con una collega (mia moglie) e
la notizia aveva suscitato manifestazioni di gioia da parte di tutti gli alunni, affezionati
sia a me che a lei. Decidemmo quasi subito di sposarci. Chiesi a don Catello se
era disponibile a celebrare il matrimonio: ne fu felice.
Ricordo con emozione, e commozione, le parole che volle
rivolgerci nel corso della cerimonia, il 25 ottobre del 1971, nella Chiesa di
S. Maria delle Grazie a Raito: ricche di dottrina, ma soprattutto parole di affetto, di stima, di condivisione
della nostra scelta, di apprezzamento del nostro impegno nel lavoro
scolastico.
Mi dispiace di non poter partecipare ai funerali, fissati
per domattina alle ore 10 nella Chiesa di S. Pietro a Figlino. Ai familiari
giunga l’espressione del nostro più accorato cordoglio.
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