
Tuttavia l'ho sempre guardato con rispetto e ammirazione, riconoscendogli il merito di aver ridato - riscattandolo dalla subalternità al potere statunitense (l'Usa controllava a Cuba tutte le fonti energetiche ed economiche) - dignità al popolo cubano.
E, questo, nonostante le minacce, le ritorsioni, l'embargo (giudicato, non da me, ma da istituzioni internazionali, un atto di genocidio).
Una dignità - quella del popolo cubano - ribadita nell'inno nazionale: ¡Al combate corred bayameses, / que la patria os contempla orgullosa; / no temáis una muerte gloriosa, / que morir por la patria es vivir! / En cadenas vivir es vivir / en afrenta y oprobio sumido. / Del clarín escuchad el sonido; / ¡a las armas, valientes, corred! (Alla lotta correte bayamesi, / che la patria vi guarda orgogliosa; / non temete una morte gloriosa, / ché morire per la patria è vivere! / Vivere in catene è vivere / sottomessi all'affronto e alla riprovazione. / Ascoltate il suono del bugle: / alle armi, valorosi, correte!).
Una dignità - quella del popolo cubano - ribadita nell'inno nazionale: ¡Al combate corred bayameses, / que la patria os contempla orgullosa; / no temáis una muerte gloriosa, / que morir por la patria es vivir! / En cadenas vivir es vivir / en afrenta y oprobio sumido. / Del clarín escuchad el sonido; / ¡a las armas, valientes, corred! (Alla lotta correte bayamesi, / che la patria vi guarda orgogliosa; / non temete una morte gloriosa, / ché morire per la patria è vivere! / Vivere in catene è vivere / sottomessi all'affronto e alla riprovazione. / Ascoltate il suono del bugle: / alle armi, valorosi, correte!).
Nessun commento:
Posta un commento