Non bastava l'emergenza
incendi, che ha colpito la Penisola da un capo all'altro, non risparmiando Roma, e ancora non s'è
fermata (ma i delinquenti che appiccano il fuoco hanno un briciolo di
coscienza?), ci si è messo il terremoto ad aggravare la situazione del nostro "bel paese / ch'Appennin parte e 'l mar circonda e l'Alpe" (Petrarca, Canzoniere, CXLVL, vv. 13-14). Mettendo a dura prova la popolazione di
una vasta area tra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo e gli stessi Vigili del fuoco, le squadre
della Protezione civile, i
tanti volenterosi che dalle prime luci dell'alba stanno operando senza sosta
tra le macerie.
Una popolazione, quella colpita dal sisma, che - rinunciando ai "privilegi" dei grandi centri - è rimasta aggrappata alle proprie radici, in quell'Italia autentica fatta di vecchi pittoreschi borghi situati sulle balze delle montagne e nelle vallate (significativa l'immagine a lato, scattata dai Vigili del fuoco, tratta da Facebook).
Di fronte alla nuova tragedia - che fatto crollare, con le case, le stesse memorie storiche di Amatrice e Accumoli -, dopo aver rivolto un pensiero ai morti e un incoraggiamento ai sopravvissuti, la mia speranza è che i problemi veri, seri, drammatici comincino a prevalere sulla dialettica e sugli interessi dei partiti. Che i fatti - le cose da fare, e da fare presto! (e bene! ci siano di monito e di insegnamento le esperienze di San Giuliano di Puglia e de L'Aquila) - zittiscano il fiume di parole che invade quotidianamente la nostra esistenza. Almeno per un po' vorrei che non ci si accapigliasse sul referendum. E che Matteo Renzi, da parte sua, si dedicasse soltanto al suo ruolo di capo del governo. Che è - non lo si dimentichi - il governo di tutto il popolo italiano.
Di fronte alla nuova tragedia - che fatto crollare, con le case, le stesse memorie storiche di Amatrice e Accumoli -, dopo aver rivolto un pensiero ai morti e un incoraggiamento ai sopravvissuti, la mia speranza è che i problemi veri, seri, drammatici comincino a prevalere sulla dialettica e sugli interessi dei partiti. Che i fatti - le cose da fare, e da fare presto! (e bene! ci siano di monito e di insegnamento le esperienze di San Giuliano di Puglia e de L'Aquila) - zittiscano il fiume di parole che invade quotidianamente la nostra esistenza. Almeno per un po' vorrei che non ci si accapigliasse sul referendum. E che Matteo Renzi, da parte sua, si dedicasse soltanto al suo ruolo di capo del governo. Che è - non lo si dimentichi - il governo di tutto il popolo italiano.
Sigismondo Nastri
P.S. Aderisco intanto all'iniziativa - promossa da Enrico Mentana per il TgLa7, insieme col Corriere della sera - di raccogliere fondi a sostegno dei terremotati. Trascrivo qui, dal profilo Facebook di Mentana, i dati utili per effettuare i versamenti:
P.S. Aderisco intanto all'iniziativa - promossa da Enrico Mentana per il TgLa7, insieme col Corriere della sera - di raccogliere fondi a sostegno dei terremotati. Trascrivo qui, dal profilo Facebook di Mentana, i dati utili per effettuare i versamenti:
Bonifico bancario – BANCA PROSSIMA, conto corrente 1000/145551 intestato a UN AIUTO SUBITO – TERREMOTO CENTRO ITALIA 6.0 – IBAN IT17 E033 5901 6001 0000 0145 551.
Nessun commento:
Posta un commento