'Nguacchio n. 1 |
Ho trovato nel ripostiglio una cassetta da pittore
completa di colori, pennelli, tavolozza, regalatami da mia moglie in occasione
di una befana (non ricordo quale: forse 5-6 anni fa), che non avevo mai
aperta. M'è venuta così la voglia di fare due 'nguacchi ('nguacchio = scarabocchio, pasticcio), giusto per rilassarmi,
per occupare un po' il tempo senza computer o smartphone (strumenti utilissimi,
che però creano dipendenza e rischiano di farmi scimunire). Li ho postati per
gioco su Facebook (il gioco è uno dei miei elementi formativi) e sono arrivati
subito alcuni "mi piace". Trattandosi di 'nguacchi, non giudicabili se
non proprio inguardabili, credo si sia trattato di un gesto di cortesia del
quale devo essere riconoscente. A volte, si sa, "se rispetta 'o cane p' 'o
patrone".
E' l'esatto contrario di quello che mi succedeva
quando frequentavo la scuola media ad Amalfi.
'Nguacchio n. 2 |
Scrivevo già allora poesie (per
fortuna, tranne una, sono andate distrutte), senza ritegno le facevo leggere
alla professoressa di italiano che immancabilmente me le bocciava. Una volta,
su soffiata del mio amico Angelo, andai a cercarne una poco nota (quanto meno,
non inserita nelle antologie in uso) di un importante poeta del Novecento
italiano. La portai, gioioso, alla professoressa, facendole credere che era mia.
Ugualmente la bocciò, addirittura sottolineando alcuni passaggi con la matita
rosso-blu. Mi guardai bene dal dirle da chi l'avevo copiata.
© Sigismondo Nastri
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