Stamattina, dopo il successo sulla Francia della squadra di Cristiano Ronaldo & C. nella finale del campionato d'Europa, tutti (più o meno) a esaltare il calcio lusitano! Quasi per digerire l'uscita di scena della nostra nazionale prima del previsto...
In fondo, riconosciamolo, siamo anche noi un popolo di... portoghesi (1) , abituato a sotterfugi e altri espedienti per infiltrarsi in un luogo di spettacolo - cinema, teatro, stadio -, imbarcarsi su autobus, tram, treni, traghetti, metropolitana, saltando a piè pari la biglietteria.
Ecco perché ci sentiamo così coinvolti nella vittoria portoghese allo Stade de France di St. Denis.
Rallegramenti e auguri!
(1) Portoghese, nel significato di "persona che non paga", sembra alludere a un episodio avvenuto a Roma nel sec. XVIII, quando l’ambasciata del Portogallo organizzò al teatro Argentina una festa alla quale potevano partecipare senza invito solo i connazionali. Qualificandosi… portoghesi, entrarono a sbafo tantissimi italiani (in particolare, romani) che – direbbe Antonio Di Pietro - non ci azzeccavano niente. Un'abitudine che tuttora ci contraddistingue.
Ci si aspettava per la partita di Domenica a finire in un pareggio. Il gol di Eder (in 109’), è stato una bella sorpresa, perché nel tempo regolamentare, il punteggio era 0-0. E 'bello vedere il Portogallo segnando una vittoria in questa partita e il primo trofeo di UEFA EURO dalla storia, con un miglior allenatore dal Portogallo, come ad esempio Fernando Santos.
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