Sabato, 2 luglio, alle ore 19.00, presso il sito archeologico del Monastero della SS. Trinità di Ravello
si inaugura la mostra di Luigi Vollaro “Germinazioni
archetipe”, a cura di Pasquale
Ruocco, visitabile fino al 31 luglio durante l’orario di apertura del sito (11.00-17.00).
L’evento apre il calendario di attività legate
all’arte contemporanea previste all’interno del progetto di studio e recupero
del sito archeologico promosso e gestito dall’associazione temporanea di scopo
costituita dall’Associazione culturale Ravello
Nostra, ente capofila, dal Comune di
Ravello, dall’Università degli Studi
di Salerno e dal Centro
Universitario Europeo per i Beni Culturali, e finanziato con fondi del
Ministero della Gioventù nell’ambito del Piano Azione Coesione “Giovani per la
valorizzazione dei beni pubblici”.
Luigi Vollaro, Metamorfosi |
Le opere di Luigi Vollaro dialogheranno con le emergenze
archeologiche del sito, dando la possibilità ai visitatori di approfondire lo
studio e la conoscenza delle espressioni artistiche anche attraverso visite
guidate, incontri con l’artista e il curatore.
«La mostra di Luigi Vollaro - illustra Pasquale Ruocco
-, raffinato esponente della scultura,
sia a livello regionale che nazionale dagli anni Sessanta ad oggi, prevede l’installazione di una serie di opere
realizzate in rame e piombo tra il 2000 e il 2015, tra le quali si segnalano Arpa, Fuochi Fatui, Metamorfosi, presentate
in occasione del Padiglione Campania, allestito per la 54ª Biennale di Venezia
del 2011. Al centro del percorso - continua il curatore - che si muove tra
implicazioni antropologiche e riflessioni naturalistiche, la costante
meditazione dell’artista sul valore della scultura, cioè sul valore
tradizionale del lavoro, sulle materie, soprattutto metalli, sui processi di
generazione della forma e sul suo sviluppo nello spazio, meglio nell’ambiente
come possibilità data all’artista di offrirsi alla collettività, confrontandosi
con i luoghi, con le sue memorie e le sue prospettive».
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