Le meraviglie del mio archivio. Ho ritrovato, quasi per caso, la collezione di cartoline della ex Unione Sovietica. Tantissime cartoline: paesaggi, opere d'arte, vignette propagandistiche. Se comincio a postarle qui, non la finisco più.
Negli anni '50-'60 del secolo scorso, quando la cosiddetta rigida cortina di ferro divideva in due blocchi monolitici il mondo occidentale e l'URSS, io avevo un fitto rapporto epistolare con un giovane ingegnere di Baku: innocuo, perché ci interessavamo solo di arte, ci scambiavamo libri, cartoline, francobolli. Evitavamo qualsiasi riferimento alla politica.
Questo non m'impedì di essere preso di mira dai servizi segreti italiani che vennero a indagare su di me, che pure ero notoriamente democristiano. Servizi, segreti sì, intelligenti poco se, giunti al Comune di Amalfi, i due funzionari andarono a prendere informazioni - manco a farlo apposta! - da mio padre, impiegato municipale.
Sfogliando il mazzo di cartoline ne trovo una singolarissima. Perché mostra un personaggio che rassomiglia molto a Matteo Renzi. Ripreso a ristorarsi bevendo "fiducia". La scritta, sulla bottiglia, è in lingua italiana. Un'immagine... profetica?
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