Stanotte, leggo, c'è stata una scossa di
terremoto nell'area vesuviana.
Il sisma, di intensità modesta (magnitudo 2.1 della scala Richter), è avvenuto a 1800 metri di profondità, quindi a un livello superficiale, con epicentro sul versante occidentale del vulcano, tra i comuni di Trecase, Boscotrecase e Torre del Greco. Un po’ di preoccupazione per qualche tremolio e boato, ma nessuna conseguenza. Per fortuna.
Il sisma, di intensità modesta (magnitudo 2.1 della scala Richter), è avvenuto a 1800 metri di profondità, quindi a un livello superficiale, con epicentro sul versante occidentale del vulcano, tra i comuni di Trecase, Boscotrecase e Torre del Greco. Un po’ di preoccupazione per qualche tremolio e boato, ma nessuna conseguenza. Per fortuna.
La notizia, che subito è andata sul web, mi ha
indotto a tirare fuori una vecchia immagine, scattata nel marzo del 1944, che mostra il Vesuvio in piena eruzione.
Ho memoria di quell’evento.
Ho memoria di quell’evento.
Avevo otto anni e abitavo ad
Amalfi. In un territorio tranquillo, protetto dalla catena dei monti Lattari. Fino a un certo punto, però.
Ricordo bene la pioggia di cenere e lapilli, che costringeva la gente a muoversi, all’aperto, con un fazzoletto premuto sul viso per evitare problemi alla respirazione.
Ricordo bene la pioggia di cenere e lapilli, che costringeva la gente a muoversi, all’aperto, con un fazzoletto premuto sul viso per evitare problemi alla respirazione.
Sulle terrazze, sui tetti, nelle strade ci fu gran lavoro per spalare
l'accumulo di materiale caduto dal cielo.
Napoli, allora, era occupata dalle truppe anglo-americane, sbarcate sulla costa nel settembre dell’anno precedente.
I tedeschi erano ormai stati cacciati, grazie anche a una rivolta di popolo, ma la guerra non era finita.
Napoli, allora, era occupata dalle truppe anglo-americane, sbarcate sulla costa nel settembre dell’anno precedente.
I tedeschi erano ormai stati cacciati, grazie anche a una rivolta di popolo, ma la guerra non era finita.
So che gli americani subirono gravi danni dall'eruzione, che li prese
alla sprovvista. Alcuni aerei da combattimento, pronti per il decollo su una
pista (vicino Terzigno), furono distrutti.
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