La mia curiosità di vedere la Casa del gusto della Costa d’Amalfi,
che sarà inaugurata domani mattina a Tramonti, al margine della strada che
conduce alla frazione Corsano – strada del vino! – cresce di ora in ora. La
struttura architettonica, dalle fotografie che Mario Amodio, collega e amico, mi ha mandato, insieme ai comunicati
stampa, mi sembra bella, inserita armonicamente nel contesto ambientale. E
pensare che una volta, in quel posto, ci volevano realizzare un camposanto!
L’idea di un luogo accogliente, capace di
valorizzare le nostre eccellenze enogastronomiche, fu di Raffaele Ferraioli, all’epoca presidente della Comunità montana “Penisola
amalfitana”. Ci son voluti anni – forse trenta – ma alla fine quella idea si è
concretizzata. Leggo che la Casa del gusto è suddivisa, all’interno,
in tre aree tematiche: didattico-formativa, di degustazione e museale. Una
sorta di “santuario dei sapori” in cui troverà spazio tutto ciò che si muove
intorno al cibo e alle tipicità locali: dai nostri pregiati limoni ipg alla
colatura di alici di Cetara, ai vini doc della Costa d’Amalfi. Se ne gioverà il
turismo, senz’altro.
Sempre dal comunicato stampa apprendo che la Casa
del Gusto dovrà svolgere “la
funzione di laboratorio permanente di ricerca, formazione, comunicazione,
educazione sensoriale e alimentare. Una funzione tesa ad affermare e diffondere
il piacere e la cultura dell'enogastronomia di qualità. Una struttura destinata
a informare, deliziare, divertire ed educare al cibo, che diventa nel contempo
un centro di aggregazione dei produttori e dei consumatori. L’idea è quella di
creare una piattaforma dove sviluppare l'incontro e la conoscenza, reciproca e
diretta, fra domanda e offerta dei prodotti enogastronomici più preziosi, in un
rapporto di scambio fecondo”. Vi troverà spazio tutto ciò che si muove
intorno al cibo: le piccole produzioni di qualità, i consorzi di tutela, le
associazioni dei produttori e quelle dei consumatori, le imprese, gli studiosi
e gli appassionati di enogastronomia, i cittadini e i turisti.
E' prevista anche
un’area esterna allestita con sistemi espositivi tematici, collegati a percorsi
didattici quali: il “Vigneto della Volpe Pescatrice”, consistente in un
campo-catalogo dei vitigni autoctoni più preziosi della Costa d'Amalfi; il
“Frutteto della Memoria”, ovvero un arboreo con piante da frutto tipiche del
nostro territorio a rischio di estinzione. “Casa” si articolerà in tre zone fondamentali: “l'area museale, interattiva e attrezzata con i supporti tecnologici
più avanzati, oltre che con l'esposizione permanente di oggetti e utensili di
pregio per la cucina e la ristorazione; l'area didattica, dotata di
un'emeroteca, di una mediateca e di una biblioteca specializzata sulla cultura
enogastronomica; l'area ristorativa e degustativa, distinta per tipologie di
offerta, con annesse un'enoteca e una pasticceria. Nell’area didattica, in
particolare, potranno essere organizzati corsi di formazione, qualificazione e
aggiornamento in materia di educazione alimentare e del gusto, diretti ai
residenti e ai turisti, anche preordinati allo sviluppo dell'agricoltura
biologica e all'attivazione di fattorie didattiche, campi sperimentali. Ne
consegue lo sviluppo dei soggiorni-studio, con relativo prolungamento della
stagione turistica. La visita della struttura potrà avvenire anche a distanza,
in modo virtuale, navigando su internet. Con lo stesso sistema sarà possibile
dalla ‘postazione’ di Tramonti visitare i luoghi e le aziende del territorio
per approfondirne, in anteprima, la conoscenza e identificarne i contenuti.”
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