Mons. Beniamino Depalma, Vescovo di Nola, dopo essere stato Arcivescovo di Amalfi-Cava de' Tirreni dal dicembre 1990 al luglio 1999, ha già festeggiato, nella sua diocesi, i venticinque anni di episcopato con una larga partecipazione di fedeli, molti giunti proprio dalla Costiera.
Sarà ancora festa, domenica prossima, alle ore 19.00, quando - nella ricorrenza dell'Ascensione di N.S. Gesù Cristo e nell'anniversario della traslazione delle reliquie di Sant'Andrea, avvenuta otto secoli fa - il presule verrà a presiedere una solenne celebrazione eucaristica nella cattedrale di Amalfi.
Padre Beniamino (come credo ami farsi chiamare), nel suo lungo ministero, s'è distinto come Maestro di dottrina, colto, ispirato, sensibile alle problematiche del nostro tempo, e come paziente tenace seminatore, attento a far cadere i chicchi in un terreno fertile, affinché non si perdessero, in modo da avere una resa altissima. Ha conquistato così la stima, il rispetto, l'ammirazione, la devozione, l'affetto di tutti.
Mi sembra giusto che, dopo molti anni, Amalfi lo accolga con lo stesso calore, con immutati sentimenti. Mi sento coinvolto nell'atmosfera di festa, che "si respira nell'aria", come scrive Il Vescovado, sperando di poter essere presente alla celebrazione e alla festa.
A Mons. Depalma rinnovo, intanto, gli auguri, che già ebbi modo di formulargli, pregando il Signore affinché lo accompagni passo passo nella sua delicata missione. La Vigna è grande, ma - grazie al suo carisma, al suo lavoro incessante e lungimirante - continuerà a dare frutti abbondanti. Per la gloria di Dio.
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