Da
domani, giovedì 19 maggio, e fino a sabato 21, è in programma il secondo
meeting organizzato da ANIAT (Associazione Italiana Neurologi Ambulatoriali e
Territoriali), e SISC (Società Italiana per lo Studio delle Cefalee) sul tema:
"Le metamorfosi di Chronos. Dal tempo della clessidra al tempo interiore:
un percorso tra Scienze umane e Neuroscienze”. I lavori si svolgeranno domani
(dalle ore 15.00: un simposio che propone un percorso sulla fenomenologia del
tempo entro le Scienze umane) a Salerno, palazzo Sant'Agostino; dopodomani e
sabato al Lloyd’s Baia Hotel di Vietri sul Mare (un convegno a carattere
clinico-scientifico).
Tema
dominante, il Tempo, infinita sequenza di istanti che sono e già non sono più,
“mistero irriducibile sul quale nessuna scienza fa presa“, come scrive Simone
Weil. Tema inteso nell’ottica delle Neuroscienze, analizzando svariate
patologie di pertinenza neuro-psichiatrica
- quali la Depressione, il Parkinson, la Demenza, la Cefalea,
l’Epilessia - nella loro relazione col
Tempo, descrivendone altresì gli aspetti scientifici e sociali più aggiornati.
Tre
giornate di riflessione e confronto in cui studiosi di varia estrazione e
formazione si incontrano per ribadire la profonda alleanza tra discipline
intimamente complementari: da una parte le Scienze umane che, attraverso le
molteplici voci, possono esprimere al meglio ciò che la scienza fatica a
rendere comprensibile; dall’altra, le Neuroscienze che costituiscono un
insostituibile strumento di indagine nel mistero dell’essere, rendendo tale
enigma – attraverso le continue scoperte – sempre più prossimo alla speranza. E
la speranza, afferma Gabriel Marcel, è “memoria del futuro”, la sola dimensione
in grado di riscattare l’ininterrotto fluire del tempo.
A
me, che di queste cose non sono esperto, viene spontanea una definizione del
tempo, letta da qualche parte: "Il tempo è ciò che impedisce alle cose di
accadere tutte in una volta" (John Archibald Wheeler). Magari è l'attimo stesso in cui una cosa
accade. O, forse, nient'altro che un concetto virtuale, una dimensione
dell'anima.
A proposito del tempo, inteso come passato, presente e futuro, nell'antica taverna del Cerriglio, a Napoli, un anonimo scrisse sul muro: ’O passato è passato e cchiù nun vene, / ’o presente è no sciuscio e nun se vede; / e a lo dimane chi nce mette pede?
A proposito del tempo, inteso come passato, presente e futuro, nell'antica taverna del Cerriglio, a Napoli, un anonimo scrisse sul muro: ’O passato è passato e cchiù nun vene, / ’o presente è no sciuscio e nun se vede; / e a lo dimane chi nce mette pede?
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