Si è chiusa con un grande successo la XXIII edizione di “Amalfi
canta il Natale”, l’annuale rassegna di cori polifonici, provenienti dalla
Campania e da altre parti d’Italia, che nelle due serate – alla presenza
dell’Arcivescovo mons. Orazio Soricelli e del Sindaco Daniele Milano – ha visto gremite le arcate della monumentale cattedrale di Sant’Andrea
Apostolo.
Ripartiti nelle due
serate vi hanno partecipato i seguenti gruppi: “Insieme per caso” di Baronissi;
“Teen e Junior Chorus” di Baronissi; “Mater
Misericordiae” di Forino; “Piccolo coro del Duomo” di Amalfi; “Ave Maris Stella”
di Maiori; “Sette Ottavi” di Minori; “Pina Elefante” di Atrani; “Polifonica
Metelliana” di Cava de’ Tirreni; “Fuori dal coro” di Cantalupo in Sabina; "Città
di Campagna” di Campagna; “Mimma Scarpiello” di Montecorvino Rovella; “Cantate
Domino Aloysiana” di Amalfi; “Harmonia Nova” di Torre del Greco; “Pueri
Cantores” di Sorrento; “Associazione Corale” di Tornimparte; “D’altrocanto” di
Salerno; “Blue Gospel Singers” di San Giorgio a Cremano. Nonostante la mia scarsa competenza in materia, ho apprezzato molto la qualità delle loro esecuzioni. Ancora più di me, l'ha apprezzata il pubblico presente, attraverso ripetuti e prolungati applausi.
Da sinistra: Sigismondo Nastri, don Luigi Colavolpe, Mister Raf |
Come ho già riferito, il premio è stato attribuito allo scultore e pastoraro
Giuseppe Ercolano che, “attraverso
l’arte presepiale, trasmette i valori della comprensione, dell’amore e del
rispetto propri della Sacra Famiglia” e a me, con la motivazione che pure ho pubblicata. Inutile dire che la cosa mi ha fatto molto piacere, mi ha emozionato e commosso, pur dovendo riconoscere che non ho fatto nulla per meritare un tale riconoscimento.
Col permesso dell'Arcivescovo, ho letto una mia “Priéra a Sant’Andrea Apostolo” scritta
per l’occasione, che trascrivo qui: «O groliuso Sant’Andrea, prutettore nuosto, ca, appena vediste a Giesù cammenà’ vicino ’o mare d’ ’a Galilea, sùbbeto
abbandunaste varca, rezza e tutte ll’àte cose pe’ jì’ appriesso a isso, facce
’a grazia ’e risponnere sì, comme hê fatto tu, â chiammata d’ ’o Signore: pe’
essere sempe testimmonie d’ ’a
verità; pe’ vulé’ bene ô prossimo nuosto - amice e nemmice - ’e ogne lengua, culore o
religione; pe’ accettà’ co’ tutto l’ammore nuosto ’a croce / ca ce tocca ’e
purtà’ ’ncuollo e ’e patemiente ’e chesta terra. Sulo accussì, co’ l’ajuto tuio
beneditto, ce putimmo guadambià’ ’o bene perfetto e aterno d’ ’o Paraviso.
Ammènne.» Credo di poter dichiarare che l'apprezzamento è stato unanime, sincero. Grazie a tutti.
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