sabato 30 gennaio 2016

L'11 FEBBRAIO LE SPOGLIE MORTALI DI PADRE PIO ARRIVERANNO A PIETRELCINA E VI RESTERANNO FINO A DOMENICA 14 FEBBRAIO

Può sembrare inverosimile ma è così. Padre Pio, il frate delle stimmate, uno dei santi più amati e più invocati, mancava da Pietrelcina, il comune dov'era nato e cresciuto, dal lontanissimo 17 febbraio 1916. Vi si era allontanato per entrare nella comunità religiosa dei frati cappuccini. Nel 1968, al confratello che lo assisteva, padre Mariano da Santa Croce, confidò che vi sarebbe tornato “parecchi anni dopo la morte”.
Questo avverrà giovedì 11 febbraio, alle ore 12.00, quando  le sue spoglie mortali, conservate in una preziosa urna, saranno accolte da frate Marciano Guarino, guardiano del Convento dei frati minori cappuccini, per essere trasportate in corteo fino alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Qui rimarranno esposte alla venerazione dei fedeli, di giorno e anche di notte, fino a domenica mattina.
Venerdì 12, alle ore 17.30, è in programma la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Angelo Comastri, arciprete della Basilica patriarcale di San Pietro; sabato 13, alle ore 17.00, quella presieduta dal cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli, presidente della Conferenza episcopale della Campania.
Domenica 14, alle ore 8.30, le reliquie partiranno da Pietrelcina verso la Cattedrale di Benevento dove, alle ore 9.00, ci sarà una celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Andrea Mugione, arcivescovo metropolita di Benevento.
Le celebrazioni saranno animate dal coro e dalla orchestra del Conservatorio di musica “N. Sala” di Benevento, dal coro di voci bianche del teatro San Carlo di Napoli e dal coro polifonico “Padre Pio da Pietrelcina” di Pietrelcina.

venerdì 29 gennaio 2016

INTESA TRA I COMUNI DI CETARA, BARONISSI E PELLEZZANO PER TENER VIVA LA FIGURA DI UGO MARANO E VALORIZZAZIONE L'OPERA

Tra i Comuni di Baronissi, Cetara e Pellezzano è stata raggiunta un'intesa che tende a tener viva la figura di Ugo Marano, l'indimenticato artista originario di Capriglia, morto a Cetara nell’ottobre del 2011, dopo aver svolto un’intensa e poliedrica attività tra la Costiera amalfitana e le città d’arte italiane ed europee. Oltre che a valorizzarne l'opera.
L'accordo è stato sottoscritto dai sindaci delle tre località interessate: Gianfranco Valiante, Secondo Squizzato, Giuseppe Pisapia. Presente anche l'assessore alla Cultura del Comune di Pellezzano, Francesco Morra, che ha coordinato il progetto. L’obiettivo è di realizzare a Capriglia la “Casa Museo Ugo Marano” in quella che è ancora l’abitazione di famiglia.   
Ugo Marano
A Ugo Marano il Comune di Cetara, nella Torre vicereale, sede di un museo civico,  ha già dedicato  una sala che ospita 12 piatti unici in ceramica. Mentre il Museo Frac di Baronissi, diretto da Massimo Bignardi,  gli ha dedicato importanti mostre temporanee.  
I tre Comuni - così si è deciso -  collaboreranno per eventi volti a promuovere e sostenere ogni iniziativa culturale che ne ricordi la figura e la ricchissima opera. “Il Comune di Pellezzano – spiega il sindaco Pisapia – proporrà un progetto per l’acquisizione al patrimonio comunale della Casa di Capriglia di Ugo Marano, mediante l’utilizzo di risorse comunitarie, per realizzare un centro permanente luogo di riflessione e iniziative sull’arte. L’obiettivo è di partecipare all’attuazione di un progetto di ricerca e di alta formazione per creare un interscambio tra i territori interessati nell’ambito dello sviluppo della cultura e del turismo”. A sua volta, il Comune di Baronissi – dichiara il sindaco  Valiante – mette a disposizione le competenze professionali del proprio settore Cultura e del Museo FRAC per valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale di Marano che può diventare uno dei più importanti volani di sviluppo sociale ed economico del territorio”.  “Il Comune di Cetara - annuncia il sindaco Squizzato - promuoverà la conoscenza e lo sviluppo dell’artista, attraverso progetti da candidare al finanziamento di bandi nazionali ed europei”.

martedì 26 gennaio 2016

AL VIA IL XLIII GRAN CARNEVALE DI MAIORI. LE SFILATE DI CARRI ALLEGORICI SONO IN PROGRAMMA IL 7, 9 E 14 FEBBRAIO

"Nu poco 'e canto e ssuone Carnevale pure 'o vvò". E sia!
Mi giunge il programma del XLIII Gran Carnevale Maiorese e la prima cosa che mi viene da esclamare è: “Dio, come passa il tempo!”. Abitavo già a Maiori quando si svolse la prima edizione. Sono passati più di quarant’anni e la tradizione si è ormai consolidata. Magari si saranno dati il cambio quelli che ci lavorano: a realizzare i carri, le coreografie, a organizzare e animare tutti i momenti di spettacolo. Bravi per davvero.
Quest’anno il Carnevale occuperà il periodo che va dal 31 gennaio al 14 febbraio, con un prologo, sabato 30 gennaio, quando alle ore sedici sarà aperta la pista di pattinaggio al lungomare Amendola.
Domenica 31 gennaio il Carnevale dei bambini avrà questo svolgimento: ore 11.00, animazione e spettacolo (lungomare Amendola); ore 16.00 e 17.30, Il Circo – Robert Visco “Scaccomatto, the bubble clown” (teatro del Convento S. Francesco).
Sabato 6 febbraio, ore 15.30: Havana dance club, balli latino-americani di coppia e di gruppo (pista di pattinaggio, lungomare Amendola).
6, 7, 8 e 9 febbraio, dalle ore 11.00: Costiera Amalfitana Family Village, “Il parco giochi gonfiabile più grande del mondo!” (corso Reginna).
6, 7, 8 e 9 febbraio: SposaArte, Wedding Solution, a cura di Eranos (palazzo Mezzacapo).
Domenica 7 febbraio, dalle ore 11.00: Stand delle Poste Italiane per la presentazione del timbro del Carnevale di Maiori per l’annullo documenti e distribuzione delle cartoline dell’evento (pista di pattinaggio, lungomare Amendola)
Lunedì 8 febbraio, ore 16.00: Fantasia, una maschera da favola, concorso mascherine a cura di Reghinna Animation Club (teatro del Convento S. Francesco).
11 e 12 febbraio, ore 17.30: Concerto di Carnevale a cura della scuola di musica Maiori – Associazione Scugnizza (palazzo Mezzacapo).

Le sfilate dei carri allegorici si svolgeranno il 7 e 14 febbraio, dalle ore 15.00, sul percorso Via Nuova Chiunzi-Porto turistico, e il 9 febbraio, sempre dalle ore 15.00, partendo da Costa d’Angolo  per arrivare al al Porto turistico.

D'ACCORDO SULLE UNIONI CIVILI. MA SULLE ADOZIONI, DA PARTE DI COPPIE DELLO STESSO SESSO, DICO NO!


Traggo da Facebook queste dichiarazioni del cantante e paroliere Cristiano Malgioglio e del giornalista-scrittore Alfonso Signorini. Due personaggi di successo della Tv e della carta stampata. Due personaggi che, si usa dire, fanno tendenza. Ho motivo di ritenere che siano dichiarazioni autentiche. Esse s'inseriscono nel dibattito in corso, in parlamento e nella società, sulle cosiddette unioni civili: il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, etero e omosessuali. Su questo non metto lingua. Stefano Rodotà, un giurista che ho sempre apprezzato, sottolinea che, "per continuare a discriminare gli omosessuali, si è obbligati a violare principi generali di eguaglianza, di riconoscimento dell'altro". Ne prendo atto. 
Ma sulle adozioni,  da parte di coppie dello stesso sesso, dico subito no, senza se e senza ma. Lo dico da cittadino laico dello stato italiano, più che da cattolico. E non mi preoccupo di sembrare retrogrado rispetto a quello che già avviene in altri paesi europei ed extraeuropei. Considero questa eventualità una vera e propria  discriminazione nei confronti dei bambini adottati, intesa come negazione di quel bene di prima necessità rappresentato dalla figura materna.  Ha ragione Vittorio Sgarbi quando afferma che "la famiglia è un padre e una madre. E una madre non può essere uno con la barba o i baffi".
C'è una poesia, "La parola più bella", di Marino Moretti che, a leggerla, ancora mi commuove: "Mamma. Nessuna parola è più bella. / La prima che si impara, / la prima che si capisce e che s'ama. / La prima di una lunga serie di parole / con cui s'è risposto alle infinite, / alle amorose, timorose domande  /  della maternità. / E anche se diventassimo vecchi, /  come chiameremmo la mamma / più vecchia di noi? / Mamma. / Non c'è un altro nome."
Victor Hugo, a sua volta, ricorda: "La madre è un angelo che ci guarda, / che ci insegna ad amare! / Ella riscalda le nostre dita, il nostro capo / fra le sue ginocchia, la nostra anima / nel suo cuore: ci dà il suo latte quando / siamo piccini, il suo pane quando / siamo grandi e la sua vita sempre."

Torno alle dichiarazioni di Malgioglio e Signorini, che sono testimonianza di grande onestà intellettuale. "Un bambino deve crescere con una donna, la parola mamma è troppo importante" avverte Malgioglio. Signorini è ancora più preciso: "Penso che il bambino abbia bisogno di una figura materna e una paterna".
Concetti che, espressi da loro, acquistano una valenza ancora maggiore. Me ne approprio, senza offesa per chicchessia. Poi ciascuno la pensi come crede.

lunedì 25 gennaio 2016

LA SPLENDIDA SERATA DI SABATO 23 GENNAIO AL CASTELLO DI ARECHI, A SALERNO, IN ONORE DI EDUARDO MANZUR

“La torcida argentina” di Eduardo Manzur, lo scrittore argentino che sabato scorso è
Il Castello di Arechi
stato ospite del Castello di Arechi a Salerno, nell’ambito di una straordinaria serata di tango e milunga, organizzata da Maria Longo, dev’essere sicuramente un testo scomodo. Io non l'ho letto,  me ne rendo conto dal frammento interpretato dalla compagnia teatrale “I Murattori” di Positano, nella interpretazione di due mostri di bravura, Gian Maria Talamo e Enzo De Lucia, quest’ultimo nel ruolo di un intrigante pappagallo. 

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Nella foto di Massimo Capodanno, tratta dal suo blog Positano my life: (da sin.):
Lorena Manzur, Eduardo Manzur, Sigismondo Nastri, Tomas Avendano Manzur
Ecco uno stralcio del dialogo che, pure se riguarda la nazione sudamericana, può essere ben applicato al nostro paese: “L'Argentina? Io penso a me! oramai con la globalizzazione, questo paese non esiste più. Hai capito? L'argentina non esiste. L'unico paese che esiste sul pianeta  sono gli stati Uniti d'America. E sai perché hanno globalizzato tutto? Perché questo impero ha poco tempo di vita, e globalizzando fanno sì che se cadono loro, cadiamo tutti. Tu pensi che io sia uno stupido? No, caro mio, no! La disoccupazione in questo paese è un'arma politica. Guarda la scena. I politici per arrivare al potere ti promettono di abbassare l'indice di disoccupazione, poi una volta arrivati al governo dimenticano... molto velocemente le loro promesse.”
Serata di incontri,  ascolti, sorrisi, parole, silenzi,  gesti, sguardi, abbracci, note: così l’ha definita Maria Longo. Ed è vero. 
Eduardo Manzur con Sigismondo Nastri
(foto di Massimo Capodanno tratta dal blog Positano my life)
Dico subito che mi sono divertito, molto: ad assistere a uno splendido tango di Adriano Mauriello e Flor Beltramo – musica, passione, energia, coinvolgimento -, che ha acuito in me il rammarico di non aver mai imparato a ballare; poi ad ascoltare, incantato, l’intervista appassionata fatta a Eduardo Manzur dalla figlia Lorena; e, scusate l'immodestia, a leggere le cinque poesie tratte dalla raccolta “Palabras y algo más”, che ero riuscito a tradurre, dallo spagnolo, addirittura in napoletano. Credo proprio di essermela cavata bene. Bravo  il giovanissimo Tomas Avendano Manzur, che le ha lette in italiano. Il nonno, Eduardo, con quello sguardo penetrante, in un volto da vecchio santone, m’è parso assai soddisfatto.
C'è stato anche un simpatico momento gastronomico: l'assaggio di squisite empanadas: fagottini di pasta ripieni di carne di manzo tritata, cipolla e altri ingredienti, tipici dell'America latina.
Non se la prenderà l'amico Massimo Capobianco, fotoreporter di lungo corso, se "rubo" dal suo blog, Positano my life, alcune foto della serata.

IL MIO AUGURIO A MONS. BENIAMINO DEPALMA PER IL 25° ANNIVERSARIO DI EPISCOPATO



Domani, martedì 26 gennaio, ricorre il venticinquesimo anno di episcopato di Padre Beniamino Depalma, che da oltre quindici anni è alla guida pastorale della importante diocesi di Nola: un territorio di 45 comuni, con una popolazione di 750 mila abitanti, che raggruppa l’hinterland, alcuni comuni dell'entroterra a nord-est di Napoli e dell’area vesuviana interna, e che dalla zona costiera si spinge fino a Scafati, in provincia di Salerno. Un territorio caratterizzato da problematiche difficili – cito il lavoro, la criminalità, la salvaguardia dell'ambiente, l’accoglienza – che il presule ha affrontato con forza, decisione, carisma, anche a costo di compromettere la propria salute. Hanno avuto ampio risalto sui mezzi d'informazione le sue polemiche con la Fiat per la difesa dei diritti dei lavoratori dello stabilimento di Pomigliano d'Arco.
Nato a Giovinazzo il 15 maggio 1941, vincenziano, Mons. Depalma fu ordinario sacerdote il 3 aprile 1965 e consacrato vescovo il 26 gennaio 1991. Prima destinazione, Amalfi, col titolo di arcivescovo, che tuttora conserva.
Ricordo con emozione il suo arrivo e la suggestiva cerimonia di presa di possesso della cattedrale. E ricordo le parole che mi furono dette, in quella circostanza, dal principe Paternò, del Gran Priorato di Napoli del S.M.O.M.: “Non potete sapere quale grazia vi ha fatto il Signore donandovi un vescovo come Beniamino! E’ una persona eccezionale”.
Lo abbiamo ampiamente sperimentato. Per questo gli abbiamo voluto bene e ancora gliene vogliamo.
Auguri vivissimi, Padre Beniamino! Con devozione e affetto.

venerdì 22 gennaio 2016

INAUGURATA, DOPO GLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE, LA PIAZZA VIESKI A CETARA. FARA' DA SCENARIO A INIZIATIVE CULTURALI GIA' DALLA PRIMAVERA

Una piazza che viene riqualificata perché diventi uno spazio vivibile, luogo d'incontro e di socializzazione. Evviva! Lo si è fatto a Cetara e va a merito dell'amministrazione comunale guidata dal mio amico Secondo Squizzato
La piazza Vieski (non mi chiedete perché si chiami così, non lo so), adiacente al palazzo municipale, è stata restituita ieri alla cittadinanza con nuovi elementi di fruibilità. Dichiara Squizzato: “Insieme al restyling abbiamo anche fatto interventi nella sala polifunzionale 'Mario Benincasa': adesso abbiamo uno spazio all’aperto e al chiuso che può ospitare ogni tipo di manifestazione ed evento”. Per gli interventi di riqualificazione, durati otto mesi, sono stati spesi 450mila euro ottenuti da fondi europei. Il progettista, architetto Giuseppe Liguori, spiega: “La sala ‘Benincasa’ è stata potenziata dal punto di vista degli impianti audio-video e di climatizzazione. Anche le sedie possono essere messe o tolte all’occorrenza. Per quanto riguarda la piazza abbiamo utilizzato solo materiali in sintonia con l’ambiente, come il basalto per la pavimentazione, lo spennellato verde ramina tipico della produzione costiera. Per quanto riguarda i vasi, realizzati dal maestro ceramista Lucio Liguori, che ha riportato i colori della cupola maiolicata della chiesa, il giallo e verde, abbiamo anche qui i motivi locali, con le alici, simbolo di Cetara. Sono continue citazioni che servono a affermare le identità locali. I vasi contengono piante officinali, come il rosmarino, il timo, la salvia, per ricordare il fatto che qui siamo al cospetto di un vecchio convento che oggi ospita il Comune”. La piazza ospita anche una fontana, ispirata ai vecchi fontanini che portavano l’acqua dall’alto al basso. L’assessore alla cultura, Angela Speranza, assicura che quell'area, così riqualificata, farà da scenario ad iniziative culturali a partire dalla prossima primavera.

giovedì 21 gennaio 2016

SABATO 23 GENNAIO, NOTTE "ARGENTINA" AL CASTELLO D'ARECHI A SALERNO, TRA TANGO, MILONGA E LA POESIA DI EDUARDO MANZUR

Che notte, questa notte “argentina”  in programma al Castello di Arechi, a Salerno, sabato 23 gennaio,  tra tango, milonga e l’omaggio a Eduardo Manzur “y sus libros”.
Si comincerà alle ore 19.30 (fino alle 20.30) con una lezione di tango (livello unico) del maestro Adriano Mauriello con Flor Beltramo. Al termine, aperitivo con empanadas.
Alle ore 21.00 il viaggio nella storia e nella cultura dell’Argentina avrà lo sguardo, il cuore e la penna di Eduardo Manzur, innamorato di Salerno e della Costiera, frequentatore abiutuale di Maiori, dove risiede la figlia Lorena.
A Maria Longo toccherà aprire la serata, che continuerà con un’intervista allo scrittore, alternata dalla lettura di alcune sue liriche, tradotte in italiano e in napoletano (spero proprio di esserci riuscito...!), e dalla rappresentazione teatrale di un frammento di La Tercera Argentina tradotto e adattato da Maurizio Tieri, a cura della Compagnia Teatrale ”I Murattori” di Positano.
 Scrittore, giornalista, poeta, Manzur è nato 68 anni fa a Santiago del Estero.  Attratto, fin dalla giovinezza, dall’arte in tutte le sue espressioni, ha studiato come cantante d’opera e arte scenica, presentandosi in diverse parti del mondo. Nel suo curriculum spiccano sette libri: Lagrimas de rocio (1971), Imagenes (1972), Las mentiras de un beso (opera teatrale in 1 atto- 1970). La tercera argentina (2004), El cememterio de los presidentes (2011), Diccionario de rimas quichua santigueno (2013), Palabras y algo màs (2014). Ha pubblicato poesie in giornali e riviste culturali e per trent’anni ha prodotto e condotto il programma radiofonico “Domingos Santiaguenos” nella L.R.A. 21 Radio Nazionale di Santiago del Estero, prodigandosi nel diffondere e valorizzare le ricchezze culturali della sua terra.
E’ la terza volta che egli si presenta in uno scenario italiano. Ospitato da Arechi Tango e, nell’ambito degli eventi denominati “Milonga a Corte”, Manzur presenterà la sua opera letteraria in modo ameno e alternativo come fa di consueto.
Dalle ore 22.00 si ballerà sulle magiche note selezionate da Gaetano Di Matteo e Flor Beltramo.
Nel corso dello spettacolo sarà offerto un primo piatto a buffet e acqua minerale, naturale e gassata.


mercoledì 20 gennaio 2016

POSTE ITALIANE, LA FREGATURA DELLE SPEDIZIONI "PRIORITARIE"

Ho avuto una fregatura dalle Poste italiane che ancora mi brucia. Alcune spedizioni (prioritarie,  oggi denominate posta4) effettuate da un ufficio di Salerno in periodo prenatalizio e natalizio, non sono arrivate a destinazione. Almeno fino a oggi. Essendo trascorso quasi un mese dall'invio devo ritenere che siano andate perdute. Contenevano un mio libricino stampato come strenna di fine anno, destinato a persone amiche residenti per lo più all'estero. 
Sono state invece - meno male! - recapitate (spero, tutte!) le buste dirette in territorio salernitano e a Napoli. Quelle che di sicuro hanno fatto perdere le tracce erano indirizzate a Milano, Parigi, Bruxelles, Liegi e qualche altra località belga.
Ogni affrancatura m'è costata tra i 2,5 e 3 euro.
Sto anche in ansia per un invio diretto a Milano, lasciato sabato mattina allo stesso sportello, qui a Salerno.
Una buona notizia, poco fa, m'è arrivata da Parigi. E' stata recapitata oggi una busta sulla quale il timbro di partenza segnava la data del 21 dicembre (esattamente un mese fa). Mi domando - e lo chiedo a chi di dovere - cosa voglia dire l'espressione "prioritaria".
A me piacerebbe che il servizio funzionasse in modo normale. Pure "cuoncio cuoncio" (piano piano, con cautela) mi va bene, ma senza che le nostre missive rischino di disperdersi (se non arrivano a destinazione una ragione ci sarà?) durante il percorso. Chiedo troppo?

UNA PICCOLA NOTA A MARGINE DELL'INCONTRO DI CALCIO DI IERI SERA TRA NAPOLI E INTER

Per fortuna, ieri sera, impegnato in altre cose, mi son perso lo "spettacolo" dell'incontro di Coppa Italia tra il Napoli e l'Inter. Compresi gli... accessori: la lite, con insulti, fra i due allenatori. Meno male. A me piace lo sport pulito, corretto, leale, rispettoso dell'altro. Sia per quanto riguarda l'aspetto agonistico che tutto quello che vi ruota intorno. Invece, mi accorgo che da questo mondo di pallonari - ricco, osannato, seguito, imitato - arrivano sempre più frequentemente messaggi ed esempi negativi. Che, purtroppo, fanno proseliti specialmente tra i più giovani: basta, per averne la prova, dare uno sguardo alla proliferazione di post su Facebook: rozzi, triviali,  di una violenza verbale inammissibile. 
Per quanto mi riguarda, vado fiero di non aver mai saputo usare espressioni volgari o offensive in quello che scrivo e nella stessa vita quotidiana. Tanto da poter dire, ora che sono sul viale del tramonto, ed è tempo di consuntivi: "Non ho storie d'inimicizie da raccontare / né liti pendenti / o colpe da farmi perdonare. / Ho un mondo d'amici / e me ne vanto."


SABATO 23 GENNAIO I FESTEGGIAMENTI PER I 25 ANNI DI GRAFICA METELLIANA NELLA NUOVA SEDE DI MERCATO SAN SEVERINO, CON UNA MOSTRA PERSONALE DI PIETRO LISTA

Da ragazzo mi piaceva l'odore dell'inchiostro di stampa. Ad Amalfi, nella tipografia di Andrea De Luca, dove - lo ricordo sempre, con profonda riconoscenza - ebbe inizio la mia formazione lavorativa. Mi piaceva "giocare" con i caratteri di piombo (quelli grandi, ovviamente) e comporre - d'intesa con l'indimenticabile Peppino De Luca - dei piccoli manifesti, stampandoli col tirabozze. Insieme, riuscimmo a impaginare un giornalino fatto tra amici, che chiamammo "Ulixes".
Oggi, che tutto è cambiato con le nuove tecnologie, ne sento viva la nostalgia. Resta il fatto, però, che quando sono stato coinvolto in qualcosa che avesse attinenza col lavoro tipografico - anche se solo la correzione di bozze: m'è capitato tante volte con i miei amici De Luca (cito solo la collana del forese "inventata" da Peppino), e poi, "complice" Massimo Bignardi, con l'indimenticabile Gelsomino D'Ambrosio, o addirittura catapultato per due o tre giorni nello stabilimento Amilcare Pizzi a Cinisello Balsamo (catalogo della mostra di Picasso a Como) - ho vissuto esperienze e momenti straordinariamente belli. Gratificanti.
***
Partendo da questa premessa, che mi riconduce al mio vissuto, dopo aver ringraziato per il comunicato stampa pervenutomi,  non posso che salutare con viva soddisfazione la ricorrenza del venticinquesimo anniversario di Grafica Metelliana (azienda che conosco solo di nome e attraverso qualche pubblicazione avuta tra le mani), che sarà celebrato  con un event day in programma il prossimo sabato 23 gennaio.  
Grafica Metelliana - m'informa il comunicato -, nata nel 1991 a Cava de’ Tirreni come piccola tipografia, è divenuta una moderna industria poligrafica.  Dallo scorso anno  si è trasferita a Mercato San Severino, in una struttura di 5000 metri quadri, nell’ottica di un progetto di ampliamento tecnologico e strutturale continuo. L'evento in programma sabato "sarà occasione per ripercorrere storia, vissuti, strategie e partnership sviluppate che l’hanno guidata verso questa importante ricorrenza".
Alle ore 11.00 prenderà il via il convegno “I 25 anni di Grafica Metelliana”: ai saluti degli esponenti del mondo delle istituzioni e dell’impresa, seguiranno le parole dell’amministratore delegato del gruppo Gerardo Di Agostino e dei co-founder Vincenzo Di Agostino e Filippo Marcellino, che ripercorreranno origine e successi raggiunti in questi cinque lustri.
Pietro Lista, Sfera bianca
La nuova e ampliata sede,  oltre ad ospitare gli uffici e l’intero apparato produttivo, si apre al territorio ospitando importanti mostre ed eventi culturali. Nella mattinata del 23 gennaio, infatti, saranno inaugurate “Corpora”, la personale dell’artista Pietro Lista, a cura di Rosa Cuccurullo, allestita nel piano inferiore della struttura, e la temporanea curata dal Museo del Marchio Italiano sull’evoluzione di marchi della macroarea “Food”, allestita al piano superiore. Essa documenta, sulla base di un’accurata ricerca storico-grafica, l’evoluzione, il cambiamento e il restyling dei principali marchi italiani del comparto alimentare. La tappa a Mercato San Severino fa seguito alle esposizioni che negli anni hanno visto la mostra allestita a Potenza, Bolzano, Andria, Napoli, Ancona e Milano. Raffaele Fontanella, Maurizio Di Somma, Marcello Cesar e Francesco Ruta hanno raccolto  ben 950 immagini che costituiscono il corpus del sito  museodelmarchioitaliano.com, patrocinato da Aiap (Associazione italiana design della comunicazione visiva), che documenta il percorso storico-grafico dei marchi italiani.
“Qualsiasi marchio  - confermano i curatori - è parte fondamentale della storia industriale e grafica italiana. Il marchio fornisce, agli occhi del fruitore, garanzie di qualità e affidabilità; è quindi una risorsa preziosa da tutelare e valorizzare. Il nostro museo opera in questo senso.”


IL RICORDO DI PINO DANIELE AD ATRANI, IL 22 GENNAIO, ATTRAVERSO LA PRESENTAZIONE DEL SUO LIBRO "STORIE E POESIE DI UN MASCALZONE LATINO"

Il 4 gennaio dell'anno scorso, dopo essere stato colpito da infarto nella sua casa di Orbetello in Toscana, nella folle corsa verso un ospedale a Roma, dove si sperava di poterlo strappare alla morte, veniva a mancare il chitarrista e cantautore Pino Daniele, lasciando un vuoto difficilmente colmabile - per la creatività che sapeva esprimere - nella cultura e nella musica napoletana contemporanea..
Atrani Muse al…borgo”, l’evento targato ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, edizione del Decennale, in collaborazione con il Forum dei Giovani di Atrani, ed il patrocinio del Comune costiero, lo ricorderà venerdì 22 gennaio presso la Casa della Cultura, ex Edificio Enrico Proto, ad Atrani, a partire dalle ore 18.30, con la presentazione del suo libro Storie e poesie di un mascalzone latino”, edito da Tullio Pironti.
Scritto nel 1994, in collaborazione con il giornalista RAI Mimmo Liguoro, questo prezioso volumetto raccoglie il racconto appassionato della vita e dell'attività artistica di Pino Daniele. Ai tanti ricordi che attraversano le pagine si incrociano gli odori dei vicoli, i compagni di scuola, i giochi e le atmosfere musicali degli anni Settanta. Non senza fare memoria dell'amico Massimo Troisi e la riproposizione di versi e canzoni chissà quante volte cantate.
Il commento del libro sarà affidato a Raffaele Messina, dottore di ricerca in Italianistica, scrittore, critico letterario, collaboratore di riviste come “Il tetto”, “Guida ai libri”, “Meridione”, e al cantautore napoletano Lino Blandizzi, amico e allievo di Sergio Bruni, autore degli album “Abbiccì”, “Blandizzi incontra Sergio Bruni”, e il recentissimo “Da noi in Italia”.
Conduttore della serata, che vedrà coinvolti anche studenti degli Istituti Medi Superiori del territorio, il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso BottoneIn apertura, i saluti del primo cittadino di Atrani, Luciano Laderchi De Rosa, e del Presidente del Forum dei Giovani, Salvatore Corniola.

martedì 19 gennaio 2016

ALFONSO BOTTONE TRA I VINCITORI DEL PREMIO "COMUNICARE L'EUROPA". LA CERIMONIA DI CONSEGNA, IL 4 FEBBRAIO NELLA SALA DEL REFETTORIO DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

Si lavora tanto nella vita, magari per niente, spesso senza ricevere neppure un grazie. Tra l'indifferenza generale. Ogni tanto, però, qualche soddisfazione arriva, magari inaspettata, gratifica e stimola a continuare il lavoro intrapreso. Penso che sia così anche per il mio amico Alfonso Bottone, "inventore" e direttore organizzativo di ..incostieramalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, una delle manifestazioni culturali di maggior interesse in Costiera, alla quale egli, da un po’ d’anni, si dedica quasi a tempo pieno.
La notizia è questa, e la riporto qui con enorme piacere. Alfonso è tra i vincitori della edizione 2016 del Premio Internazionale "Comunicare l'Europa", insieme con  Cosimo Maria Ferri, sottosegretario di Stato alla Giustizia; il parlamentare europeo Giuseppe Gargani; il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso; il presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani; il giornalista del TG1 Giovanni Masotti; l’artista Ennio Calabria; lo stilista Luigi Bruno. 
A deciderlo, una qualificata commissione, presieduta da Luca Filipponi, presidente dello Spoleto Festival Art. I riconoscimenti saranno consegnati giovedì 4 febbraio alle ore 16.00 nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati, in Roma.
Alfonso Bottone
La cerimonia sarà condotta dal giornalista ed opinionista di Rai 2 Roberto Mattioli. Dopo i saluti istituzionali, l'attore Stefano De Majo reciterà un monologo sull'Europa. Cornice dell’evento la mostra “L’Europa vola” dell'artista fotografa e grafica romana Paola Biadetti; le realizzazioni grafiche di “Giovane Europa” del professor Massimo Zavoli; le opere di Piergiorgio Maiorini, Vittoria Palazzolo, Martino Bissacco, Stefania Gagliardi.
Dentro questo scenario si inserisce la presentazione del Catalogo Internazionale  dell’Arte, diretto da Remo Alessandro Piperno, con la copertina del pluripremiato maestro modenese Giuseppe Menozzi. Con il patrocinio poi dell'Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali, sarà assegnato il Premio dell'Accademico d'Europa. In occasione dei riconoscimenti “Comunicare l’Europa” sarà inoltre presentata la Fondazione culturale Tau, presieduta da Umberto Giammaria. A chiudere l’evento il reading “Oratoria per la Pace”, tratto dalla pubblicazione omonima di Luca Filipponi, curato da ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo e dall'associazione “Joseph Beuys…e oltre”.
Altri vincitori del Premio Internazionale “Comunicare l’Europa” 2016: l’artista Martino Bissacco, il medico Gino Capitò, il presidente di Aerec Ernesto Carpintieri, il giornalista Elia Fiorenza, la giornalista e critica cinematografica Elettra Ferraù, il soprano lirico Tania Di Giorgio, il medico Emilio Musacchio, l’artista Vittoria Palazzolo, il poeta Nicola Sciannimanico, il consigliere diplomatico Francesco Petrino, il medico Salvatore Simeone, e Maria Lucia Soares,  organizzatrice di eventi internazionali.
«Nell’occasione dell’edizione del Decennale di ..incostieraamalfitana.it” - commenta Alfonso Bottone - questo riconoscimento premia sicuramente il lavoro di un intero territorio, associazioni, enti di promozione, operatori turistici, amministratori pubblici ed aziende private, che hanno creduto e credono nello sviluppo di una forma di turismo, quello culturale, che ben si addice alla Costa d’Amalfi. Personalmente il Premio Internazionale “Comunicare l’Europa”, a poco più di un anno dal Premio speciale per la Letteratura del Premio Wilde, è un riconoscimento che mi sprona a fare ancora di più, con l’Associazione “costadamalfiper…”, per la Cultura e per la mia terra.» 

VENERDI' 22 GENNAIO, A CAVA DE' TIRRENI, LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI NELLO SCAVO "I NEMICI DI FRANCESCO"

Venerdì 22 gennaio, alle ore 18,15, nella  sala di rappresentanza del  Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, è in programma la presentazione del libro di Nello Scavo, giornalista di Avvenire, "I nemici di Francesco – Chi lo vuole screditare, chi vuole farlo tacere, chi lo vuole morto" (Edizioni Piemme).
L’evento, organizzato dal Punto Pace Pax Christi di Cava de’ Tirreni e dall’Associazione Pietre vive, sarà introdotto da Franco Bruno Vitolo, moderatore dell'incontro,  e  aperto dai saluti del sindaco Vincenzo Servalli, del coordinatore del Punto Pace Antonio Armenante e della presidente dell’Associazione Pietre vive Rita Cardone.  Seguirà  l’intervento dell’autore.
Brani del libro saranno letti da Lucia Criscuolo, Felice Scermino e Marilena Ronca.

sabato 16 gennaio 2016

GIOVEDI' 21 GENNAIO, PRESSO LA PINACOTECA PROVINCIALE DI SALERNO, LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO GUTENBERG 2016 E L'INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA "PITTORI A SALERNO DEGLI ANNI SETTANTA"

Giovedì 21 gennaio, alle ore 17:30, presso la Pinacoteca Provinciale di Salerno, è in programma la presentazione del Calendario Gutenberg 2016.  Nella circostanza sarà inaugurata la mostra Pittori a Salerno degli anni Settanta.
La Gutenberg Edizioni, nel solco di una tradizione oramai decennale, dedica il calendario a dodici artisti salernitani che, pur appartenendo a generazioni diversekm, negli anni Settanta hanno segnato una significativa pagina della sua cultura artistica, 
Il progetto, nato da un’idea di Massimo Bignardi e di Giuseppe Rescigno, propone i lavori di Mario Carotenuto, Silvio D’Antonio, Pietro Lista, Franco Longo, Ciro Pica, Carmine Piro, Virginio QuartaGiuseppe Rescigno, Angelomichele Risi, Nicola Salvatore, Paolo Signorino, Sergio Vecchio.
Le opere, tratte dalle loro cartelle personali, testimoniano di un momento, di una stagione nella quale la diversità dei linguaggi ma anche delle prospettive ha contribuito ad un rinnovamento del dibattito culturale. Sono lavori, sostanzialmente disegni, acquerelli, pastelli colorati appartenenti a quel decennio, che gli artisti o i loro familiari hanno voluto donare all’iniziativa della Gutenberg Edizioni. 
L'esposizione rimarrà aperta fino al 14 febbraio nelle sale della Pinacoteca.

venerdì 15 gennaio 2016

AL VIA LA XIII EDIZIONE DEL PREMIO LETTERARIO "CITTA' DI TRAMONTI" DEDICATO A PIETRO TAGLIAFIERRO. TEMA: LA FEDE

Sono stati prorogati al 31 gennaio 2016 i termini per partecipare alla XIII edizione del Premio letterario “Città di Tramonti” dedicato a Pietro Tagliafierro. Tema di quest’anno: La Fede.
Il concorso – un appuntamento culturale sostenuto e voluto dall’amministrazione comunale guidata da Antonio Giordano - si compone di due categorie: 1ª categoria, riservata ad artisti, poeti e scrittori italiani;  2ª categoria, riservata agli alunni delle scuole elementari e medie.
La prima categoria è suddivisa in:
Sez. A – LETTERATURA: Narrativa Inedita, Poesia Inedita, Poesia in vernacolo (dialetto napoletano); 
Sez. B – ARTE: Pittura, Fotografia, Scultura e ceramica, Cortometraggio.
La seconda categoria, in:
Sez. A – LETTERATURA: Fiaba, Poesia Inedita;
Sez. B – ARTE: Pittura, Fotografia, Cortometraggio.
Grandi novità quest’anno, a partire dai premi: ben 1000 Euro per i primi classificati delle Sezioni A e B della 1ª categoria e 300 euro per i primi classificati delle Sezioni A e B della 2ª categoria.
Come tutti gli anni, in occasione della cerimonia conclusiva, il Comune di Tramonti ospiterà autorità, artisti, giornalisti e scrittori.
Negli scorsi anni la cerimonia di premiazione è stata omaggiata da personaggi del mondo sportivo e dello spettacolo: Mauro Mazza, Marco Travaglio, Gigi Marzullo, Enrico Varriale, Barbara Di Palma, Giampiero Mughini, Mauro Della Porta Raffo, Memo Remigi, Christiana Ruggeri, Luca Abete, Delio Rossi, Stelvio Cipriani, Pippo Pelo, Gianfranco Coppola, Alfonso De Nicola, Massimo Taibi, Roberto Breda e il pittore Mario Carotenuto, originario proprio di Tramonti.
Anche   quest’anno, secondo indiscrezioni dalla residenza municipale, ci sarà un ricco parterre di ospiti.
Fervente è l’attività del Coordinatore del Premio, l’Assessore alla Cultura Vincenzo Savino, che – come egli stesso sottolinea - si sta svolgendo su più fronti: “Cambiamenti nella struttura del concorso, ma anche nell’assegnazione dei premi; un salto di qualità per aumentare il prestigio di una kermesse che negli anni è diventata il fiore all’occhiello dell’Amministrazione Comunale. Un momento di arte, cultura e solidarietà in memoria del compianto amico Pietro Tagliafierro, spirito nobile e anima poetica della nostra Tramonti”.
Tutte le informazioni, le modalità di invio delle opere e il bando completo del concorso sono disponibili sul sito istituzionale del Comune, all’indirizzo www.comune.tramonti.sa.it

venerdì 8 gennaio 2016

DOMENICA A TRAMONTI LA PREMIAZIONE DEL CONCORSO DEI PRESEPI

Domenica, 10 gennaio, alle ore 17.30, nell’Aula Consiliare del Comune di Tramonti, ci sarà la premiazione del Concorso dei Presepi giunto ormai alla : un evento promosso e fortemente voluto dall’Amministrazione Giordano, che è diventato un appuntamento fisso per i mastri presepiai, raggiungendo  un livello sempre più elevato. 
Sabato 2 gennaio è iniziato il lavoro della commissione, che ha visitato le case e le parrocchie partecipanti per visionare i presepi e compilare le schede di valutazione: un viaggio attraverso le composizioni artistiche dei tramontani, che si concluderà  con la consegna degli attestati a tutti i partecipanti e ai vincitori di ogni singola sezione.
"Un percorso attraverso la tradizione che affascina e che esalta le nostre origini – ha dichiarato l’assessore agli Eventi Assunta Siani -. Un momento di arte, quindi, ma anche di profonda fede, che dimostra ancora una volta l’attaccamento delle persone alla magia del Natale e alla dolcezza della Natività. Entrando nelle case della gente, ciò che ci ha colpito è stata l’enorme passione ed il sincero rispetto per il miracolo della Creazione, un sentimento che unisce Tramonti, ma che da sempre unisce i popoli di tutto il mondo ".

DOMANI SERA, A CETARA, IL RICORDO DI LUIGI COMPAGNONE NEL CENTENARIO DELLA NASCITA. IN PROGRAMMA ANCHE LA PREMIAZIONE DEL CONCORSO "...E ADESSO RACCONTAMI IL NATALE"

Lo confesso: invidio l'attivismo di Alfonso Bottone, collega e amico di vecchia data, nella promozione della cultura - e della lettura, da molti considerata attività fuori moda - sul territorio della Costiera e non solo. La kermesse itinerante ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo,  da lui inventata e condotta, taglia il traguardo del decennale. Auguri!  
Mi commuove sapere che domani, sabato 9 gennaio, alle ore 18.30, nella Torre Vicereale di Cetara, sede del museo civico, sarà celebrato il centenario dalla nascita di Luigi Compagnone, attraverso la presentazione del libro "La famiglia De Gregorio"  edito da Guida, e curato da Raffaele Messina. Esso raccoglie ventotto storie d'immediata comicità, scritte dal giornalista e scrittore napoletano per la rivista umoristica "Marc'Aurelio" nei primi anni Cinquanta. "Allo stadio, in Parlamento, al mare o in montagna, sul pianeta Venere o tra i cannibali dell'Africa equatoriale la famiglia piccolo-borghese dei De Gregorio trova sempre il modo di rivelare la propria indole: una napoletanità non bonaria, come si è soliti rappresentarla, ma che lo scrittore partenopeo legge in termini di litigiosità autodistruttiva". Avventure tutte da ridere, realizzate in forma di brevi commediole per mantenere intatto il gusto della battuta diretta e colorita, che la Compagnia “Colpi di scena”, con gli attori Vania De AngelisAntonio StornaiuoloDavide SierchioAlessio Cotecchia e Rina De Rosa, rappresenterà nel corso della serata.
Il mio ricordo di Compagnone risale a quando, giovanissimi, io e Gigino De Stefano andavamo a fargli visita nella sede napoletana della Rai,  in uno dei "quattro palazzi" di piazza Bovio. Era gentile con noi, ci incoraggiava, ci dava consigli.
Sempre domani sera, e sempre con la regia di Alfonso Bottone, è in programma la cerimonia conclusiva del concorso nazionale “…e adesso raccontami Natale” (terza edizione) promosso da ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, in collaborazione con il Comune di Cetara, Ipernetwork Team Salerno, l’Associazione culturale “Napoli Cultural Classic”, l’Associazione UniverCity Salerno, la Casa editrice Terra del Sole. Questi i vincitori: Antonio Damiano (Latina) per la sezione “Poesia in lingua italiana”; Giuseppe Capone (Maiori) per la sezione “Poesia in vernacolo”; Maria Francesca Tommasini (Messina), per la sezione “Filastrocca”;  Federico Pagnotti (Sorrento) per la sezione “Racconto breve”. Riceveranno la Smart People Card completa di un Holiday Bonus valido per prenotare una settimana di soggiorno per 4 persone nei villaggi turistici del circuito IperNetwork, oltre che prodotti tipici di Cetara, ciondoli in ceramica vietrese, una raccolta di libri della casa editrice costiera Terra del Sole.
Della giuria, presieduta da Anna Bruno, organizzatrice del Premio Artistico Letterario Internazionale “Napoli Cultural Classic”, fanno parte lo scrittore salernitano Rocco Papa, il critico letterario cavese Franco Bruno Vitolo, il sindaco di Cetara Secondo Squizzato insieme con l'assessore al turismo Angela Speranza, i responsabili di Ipernetwork Team e UniverCity Salerno Bruno Infante ed Imma de Agostinis. 

venerdì 1 gennaio 2016

IL SUCCESSO DELLA XXIII EDIZIONE DI "AMALFI CANTA IL NATALE" E IL CONFERIMENTO DEL PREMIO "AMALFI E IL SUO APOSTOLO, PONTE FRA ORIENTE E OCCIDENTE"

Si è chiusa con un grande successo la XXIII edizione di “Amalfi canta il Natale”, l’annuale rassegna di cori polifonici, provenienti dalla Campania e da altre parti d’Italia, che nelle due serate – alla presenza dell’Arcivescovo mons. Orazio Soricelli e del Sindaco Daniele Milano – ha visto gremite le arcate della monumentale cattedrale di Sant’Andrea Apostolo.
Ripartiti nelle due serate vi hanno partecipato i seguenti gruppi: “Insieme per caso” di Baronissi; “Teen e Junior Chorus”  di Baronissi; “Mater Misericordiae” di Forino; “Piccolo coro del Duomo” di Amalfi; “Ave Maris Stella” di Maiori; “Sette Ottavi” di Minori; “Pina Elefante” di Atrani; “Polifonica Metelliana” di Cava de’ Tirreni; “Fuori dal coro” di Cantalupo in Sabina; "Città di Campagna” di Campagna; “Mimma Scarpiello” di Montecorvino Rovella; “Cantate Domino Aloysiana” di Amalfi; “Harmonia Nova” di Torre del Greco; “Pueri Cantores” di Sorrento; “Associazione Corale” di Tornimparte; “D’altrocanto” di Salerno; “Blue Gospel Singers” di San Giorgio a Cremano. Nonostante la mia scarsa competenza in materia, ho apprezzato molto la qualità delle loro esecuzioni. Ancora più di me, l'ha apprezzata il pubblico presente, attraverso ripetuti e prolungati applausi.
Da sinistra: Sigismondo Nastri, don Luigi Colavolpe, Mister Raf
Nell’ambito della manifestazione, condotta brillantemente da Mister Raf, e trasmessa in diretta streaming per la gioia dei tanti amalfitani emigrati in Italia e nel mondo, è stato assegnato il Premio “Amalfi e il suo Apostolo, Ponte fra Oriente e Occidente” istituito quest’anno - come hanno sottolineato Antonietta Falcone, responsabile dell'ufficio diocesano per la Pastorale del turismo, e don Luigi Colavolpe - per ricordare due personaggi, peraltro fratelli, che nei rispettivi ruoli hanno dato moltissimo alla comunità locale: don Andrea Colavolpe, per oltre mezzo secolo parroco della Cattedrale, sacerdote di grande carisma, amato da tutti, e Enzo Colavolpe, giornalista, ideatore e organizzatore di eventi culturali, scrittore e, per un certo tempo, sindaco della città.
Come ho già riferito, il premio è stato attribuito allo scultore e pastoraro Giuseppe Ercolano che,  “attraverso l’arte presepiale, trasmette i valori della comprensione, dell’amore e del rispetto propri della Sacra Famiglia” e a me, con la motivazione che pure ho pubblicata. Inutile dire che la cosa mi ha fatto molto piacere, mi ha emozionato e commosso, pur dovendo riconoscere che non ho fatto nulla per meritare un tale riconoscimento.
Col permesso dell'Arcivescovo, ho letto una mia  “Priéra a Sant’Andrea Apostolo” scritta per l’occasione, che trascrivo qui:  «O groliuso Sant’Andrea, prutettore nuosto,  ca, appena vediste a Giesù cammenà’  vicino ’o mare d’ ’a Galilea, sùbbeto abbandunaste varca, rezza e tutte ll’àte cose pe’ jì’ appriesso a isso, facce ’a grazia ’e risponnere sì, comme hê fatto tu, â chiammata d’ ’o Signore: pe’ essere sempe  testimmonie d’ ’a verità;  pe’ vulé’ bene ô prossimo nuosto  - amice e nemmice - ’e ogne lengua, culore o religione; pe’ accettà’ co’ tutto l’ammore nuosto ’a croce / ca ce tocca ’e purtà’ ’ncuollo e ’e patemiente ’e chesta terra. Sulo accussì, co’ l’ajuto tuio beneditto, ce putimmo guadambià’ ’o bene perfetto e aterno d’ ’o Paraviso. Ammènne.» Credo di poter dichiarare che l'apprezzamento è stato unanime, sincero. Grazie a tutti.

AUGURI

Buon anno!