Mercoledì 9 dicembre, alle ore 19.30, nella ex chiesa di Sant'Apollonia a Salerno, sarà presentato il libro di Enrico Salzano, scritto in collaborazione con l'artista, di cui ricordo qui la bellissima statua in bronzo del burattino collodiano nell'omonimo parco pubblico, "Pinocchio c'è" - Un lungo lavoro di
Antonio Petti. L'immagine di Pinocchio. Stimolati da Paolo Romano, ne parleranno, insieme con gli autori, Alfonso Amendola, Pasquale De Cristofaro ed Elena Paruolo.
Enrico Salzano e Antonio Petti |
"Pinocchio c'è", e sempre ci sarà. Finché negli
uomini durerà il desiderio di sognare. Su questo concetto, credo, si articolerà la discussione. E Pinocchio c'è e sempre ci sarà
nell'immaginario di Antonio Petti, disegnatore-pittore-scultore napoletano trapiantato a Salerno, che da quarant'anni ne ha fatto la sua
firma e il simbolo di libertà e resistenza “contro la malabolgia sociale - per
dirla con Luigi Compagnone – che ci danza tutt'intorno il suo
legnoso balletto di menzogne”.
Pinocchio-Petti - leggo nel comunicato stampa - urla, con innocente ribellione,
“la fantasia al potere”, perché solo la fantasia può sconfiggere le tenebre di
questa nostra società in frantumi, di questa nostra umanità con un piede già
nel baratro. Una visione condivisa da un altro
artista sensibile, Enrico Salzano, che ha documentato e racchiuso in un
elegante libro d'autore (Edizioni Arci Postiglione) il lavoro visionario e
compulsivo dei pinocchi pettiani moltiplicati su carta, su tela, su ceramica,
su “quadri” teatrali, nel bronzo di sculture in posa beffarda, “mai sconfitto,
mai manovrato, mai messo fuori gioco – sottolinea Erminia Pellecchia
nell'introduzione di questo diario di immagini e parole in bianco e nero – la
forza dell'ironia racchiusa in quel naso lungo che, come un vessillo, trionfa
in un “I bugiardi siete voi”.
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