mercoledì 23 dicembre 2015

ASSEGNATO A ME E A GIUSEPPE ERCOLANO IL PREMIO "AMALFI ED IL SUO APOSTOLO, PONTE FRA ORIENTE E OCCIDENTE", NELL'AMBITO DELLA XXIII RASSEGNA DI CORI POLIFONICI "AMALFI CANTA IL NATALE"

La notizia è stata resa pubblica e sta circolando su Facebook. Nei giorni scorsi, in forma privata, ne ero stato già informato attraverso una cortese telefonata di Enzo Alfieri. Immaginate la mia sorpresa: perché non sapevo proprio dell’esistenza di un Premio - peraltro istituito proprio adesso -
Giuseppe Ercolano (in alto) e Sigismondo Nastri
nell’ambito della manifestazione “Amalfi canta il Natale", l’annuale rassegna di cori polifonici giunta alla XXIII edizione: in programma dal 28 al 30 dicembre, in cattedrale, con la partecipazione di oltre venti cori provenienti per lo più dalla Campania, ma anche da altre parti d’Italia.
Titolo del premio: “Amalfi ed il suo Apostolo, ponte fra Oriente e Occidente”. Continuo a chiedermi cosa abbia fatto per meritarlo. E poiché non riesco a farmene ragione, apprezzo ancora di più il gesto, che mi testimonia stima e amicizia. Sono valori a cui tengo molto. Ho scritto proprio di recente che “non ho storie d’inimicizie / da raccontare / né liti pendenti  o colpe da farmi perdonare / Ho un mondo d’amici / e me ne vanto”. E’ qui la mia forza.
Francesco Dipino, sul sito web della Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, riferisce che il
premio mi è stato assegnato perché “con il costante impegno da intellettuale e attraverso la narrazione della cultura di un territorio” - chiaro il riferimento a 60 anni di attività nel giornalismo locale - continuo “a trasmettere i valori propri cui si ispirano i costruttori di dialoghi e di Ponti”.
Insieme con me sarà premiato il maestro Giuseppe Ercolano, ceramista, scultore, che “attraverso l’arte presepiale trasmette i valori della comprensione, dell’amore e del rispetto propri della Sacra Famiglia”.
Per quanto mi compete, posso solo commentare esprimendo gratitudine profonda per un riconoscimento che mi giunge nella mia città, nella "mia" cattedrale, dove sono stato battezzato e cresimato, dove ho coltivato la venerazione per l'apostolo Andrea, "nostro insigne protettore", àncora di salvezza alla quale mi aggrappo nei momenti di difficoltà.
Elevo lodi al Signore che mi fa vivere un momento come questo.

Grazie, grazie dal profondo del cuore!

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