La notizia è
stata resa pubblica e sta
circolando su Facebook. Nei giorni scorsi, in forma privata, ne ero stato già
informato attraverso una cortese telefonata di Enzo Alfieri. Immaginate la mia
sorpresa: perché non sapevo proprio dell’esistenza di un Premio - peraltro istituito
proprio adesso -
nell’ambito della manifestazione “Amalfi canta il Natale", l’annuale
rassegna di cori polifonici giunta alla XXIII edizione: in programma dal 28 al
30 dicembre, in cattedrale, con la partecipazione di oltre venti cori provenienti per lo più dalla
Campania, ma anche da altre parti d’Italia.
Giuseppe Ercolano (in alto) e Sigismondo Nastri |
Titolo del
premio: “Amalfi ed il suo Apostolo, ponte fra Oriente e Occidente”. Continuo a
chiedermi cosa abbia fatto per meritarlo. E poiché non riesco a farmene
ragione, apprezzo ancora di più il gesto, che mi testimonia stima e amicizia. Sono
valori a cui tengo molto. Ho
scritto proprio di recente che “non ho storie d’inimicizie / da
raccontare / né liti pendenti o colpe da
farmi perdonare / Ho un mondo d’amici / e me ne vanto”. E’ qui la mia forza.
Francesco
Dipino, sul sito web della Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, riferisce che il
premio mi è stato assegnato perché “con il costante impegno da intellettuale e attraverso la narrazione della cultura di un territorio” - chiaro il riferimento a 60 anni di attività nel giornalismo locale - continuo “a trasmettere i valori propri cui si ispirano i costruttori di dialoghi e di Ponti”.
premio mi è stato assegnato perché “con il costante impegno da intellettuale e attraverso la narrazione della cultura di un territorio” - chiaro il riferimento a 60 anni di attività nel giornalismo locale - continuo “a trasmettere i valori propri cui si ispirano i costruttori di dialoghi e di Ponti”.
Insieme con me
sarà premiato il maestro Giuseppe Ercolano, ceramista, scultore, che “attraverso
l’arte presepiale trasmette i valori della comprensione, dell’amore e del
rispetto propri della Sacra Famiglia”.
Per quanto mi
compete, posso solo commentare esprimendo gratitudine profonda per un
riconoscimento che mi giunge nella mia città, nella "mia"
cattedrale, dove sono stato battezzato e cresimato, dove ho coltivato la venerazione
per l'apostolo Andrea, "nostro insigne protettore", àncora di
salvezza alla quale mi aggrappo nei momenti di difficoltà.
Elevo lodi al
Signore che mi fa vivere un momento come questo.
Grazie, grazie
dal profondo del cuore!
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