Manco a Montevergine da tantissimo tempo. L’ultima volta che mi ci recai, più di trent'anni fa, vi trovai alte cataste di neve. C’ero già stato prima, in compagnia di un amico sacerdote, parroco di Torelli di Mercogliano, don Giovanni Graziano. Erano i tempi dell'Abate Ludovico Anselmo Tranfaglia. Il ricordo di Ospedaletto d'Alpinolo, non meno... antico, pure è legato a un sacerdote: don Antonio Oliviero. Partecipai alla cerimonia in suo onore quando fu nominato arciprete. Per la cultura, il carisma, la parola accattivante avrebbe sicuramente meritato di più. E poi, sempre a Ospedaletto, ero in rapporto di amicizia con due brave persone: il professore Barletta (del quale non mi viene proprio il nome, forse Aniello) e Antonio Matarazzo.
Ora mi arriva il comunicato stampa relativo alla XVII edizione della “Juta a Montevergine”, la manifestazione - organizzata dal Comune di Ospedaletto con la collaborazione dell’Associazione Chilli Band e la direzione artistica di Luciano Bonetti - che terrà banco dal 10 al 12 settembre. Mi fa piacere darne notizia su questo mio spazio. Fitto e interessante il programma: musica, incontri, danze popolari, sfilate e artisti di strada. Il pensiero va subito al canto, fin troppo noto, “Simme jute e simme venute, quanta grazie c’ ‘avimme avute”, dedicato alla Vergine, detta “Mamma Schiavona”.
La cultura del territorio va difesa, protetta, tramandata. Anche attraverso queste feste, capaci di richiamare tantissima gente. Oltretutto lì, ai piedi della montagna, l’aria è fresca e la cucina deliziosa.
Mi dicono che la tradizione della “Juta a Montevergine” (juta = andata, salita... ) risale a più di otto secoli fa, se è vero che fin dal 1139 si parla del pellegrinaggio lungo i sentieri del monte Partenio verso l’imponente luogo di culto.
Si comincia giovedì 10 settembre con l’esibizione della Compagnia di Musica Popolare del Cilento e Sud Italia, i Kiepò.
Venerdì 11 ci sarà l’evento “La Notte della Juta”, musica tutta la notte con Nando Citarella & i Tamburi del Vesuvio, ‘O Lione, I Sanacore, Rareca Antica e Valerio Ricciardelli, ad animare le strade di Ospedaletto d’Alpinolo. Seguirà il pellegrinaggio in massa, attraverso la strada antica, fino al Santuario della Madonna di Montevergine.
Il 12 settembre, alle ore 9,00 si svolgerà la Marcia della Pace fortemente voluta dal sindaco Antonio Saggese, mentre in serata si esibirà l’Orchestra delle tammorre e dei putipù, La Juta a Montevergine, diretta da Mimmo Maglionico, con Alfio Antico, Carlo Faiello, Mimmo Maglionico e Sara Tramma, riunitisi in esclusiva per l’evento.
Tra musiche e danze popolari, itineranti paranze e botteghe artigianali, degustazioni di prodotti tipici locali, non mancherà la sfilata con premiazione finale al miglior cavallo e carrettone addobbato. Anticamente, infatti, si andava a Montevergine in carrozze con cavalli ornati con fiocchi e nastri di vario colore e luccicanti e assordanti campanelli.
Novità di quest’anno, la premiazione con un weekend per due persone all’Hotel La Castagna per il selfie più simpatico della Juta che sarà postato sulla pagina ufficiale di Facebook, La Juta a Montevergine.
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