lunedì 10 agosto 2015

GIOVEDI' 13 AGOSTO, A TORRACA, LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME DI VITTORIO SGARBI "BIAGIO MERCADANTE, IL MISTERO DEL VISIBILE"



Giovedì 13 agosto, alle ore ventuno, presso il Santuario dei Cordici di Torraca (Salerno), Vittorio Sgarbi presenterà il suo volume “Biagio Mercadante. Il mistero del visibile”, edito da De Luca-Salerno col sostegno della Fondazione Rosa Lia, in particolare del  presidente Daniele Filizola. Si tratta della prima vera monografia dedicata all'opera di un artista che, seppure molto apprezzato dai collezionisti, è stato ignorato o comunque poco indagato dagli studiosi fino a quando non è stato riproposto alla loro attenzione dal Calendario d’arte 2015 della De Luca Industria Grafica e Cartaria, presentato il 18 dicembre 2014 nella Sala del Gonfalone di Palazzo di Città, a Salerno.

La monografia, dopo la premessa di Daniele Filizola, comprende il testo di Sgarbi, “Un
Biagio Mercadante
in una foto di Giulio Parisi (1929)
pittore vero, fuori dal tempo”
e quello di Marco Alfano, “Biagio Mercadante, Il mistero del visibile”. Più, in appendice, la biografia dell’artista, l’elenco delle mostre personali e collettive, la bibliografia. Vi sono inoltre riprodotte nitidamente oltre duecento opere, molte delle quali inedite, provenienti da prestigiose collezioni private e da musei ed enti pubblici.

In particolare, l’analisi storico-critica di Vittorio Sgarbi tende a dare a Mercadante una giusta collocazione nel panorama artistico del novecento, perché “la riapparizione di un vero pittore è sempre una festa: e impone, con il compiacimento, la responsabilità di riscrivere la storia”. Non c’è nessun dubbio nota l’illustre storico dell’arte – che Mercadante sia “un buon pittore, sensibile e autentico. Lo vediamo in ogni aspetto della sua pittura, semplicemente ripartita nei soggetti e nei generi della tradizione: ritratti, interni, paesaggi, temi contadini e di folclore, nature morte, con la predilezione per i fiori”. Capace di raggiungere l’apice della sua ispirazione quando affronta i temi della terra, del lavoro, della maternità (Riposo, Le vagliatrici, La stirpe, Seminatore, L’aratura, Buoi al lavoro).

Nato a Torraca nel 1892, Biagio Mercadante studiò a Napoli al R. Istituto di Belle Arti, avendo come docenti Vincenzo Volpe e Michele Cammarano. Iniziò ad esporre nel 1920 alla Esposizione d’Arte Giovanile; l’anno seguente partecipò alla Mostra dei Grigio-Verdi a Napoli, alla Biennale di Roma e alla prima Biennale napoletana. Nel 1922 fu nominato membro della commissione della XL Promotrice “Salvator Rosa”. Nello stesso anno espose, con Vincenzo Ciardo e Vincenzo Puchetti, alla Sala Corradi di Napoli. Nel 1925 presentò un suo lavoro, Ricamatrice, alla mostra del “Giornale dell’Arte” presso la Galleria Colonna di Napoli. Dal 1928 diede vita a un sodalizio con Vincenzo Ciardo, Carlo Striccoli, Giuseppe Uva, Ettore Lalli, Antonio Bresciani ed altri, creando nella zona di Porta Capuana, sempre a Napoli, il villaggio artistico del Quartiere Latino. Socio del Circolo Artistico Politecnico di Napoli, realizzò per la sede sociale una sovrapporta con Bambini tra i fiori di mandorlo (1930). Nel 1940 fu chiamato a collaborare alla decorazione del Padiglione della Somalia alla Mostra delle Terre Italiane d’Oltremare a Napoli e partecipò al Premio Cremona, aggiudicandosi il terzo premio con Le vagliatrici (oggi presso Fondazione Città di Cremona). Nel 1941 si classificò quarto, ex-equo, nel 1941, con La stirpe. Nel secondo dopoguerra, pur risiedendo a Torraca, continuò a partecipare alle vicende artistiche napoletane: lo troviamo presente al Premio Ravello (1948) e a varie edizioni del Premio Michetti. Nel 1949 fu tra gli organizzatori della I Mostra d’Arte Sociale della Promotrice “Salvator Rosa”. Nel 1953 fu invitato alla Mostra dell’Arte nella Vita del Mezzogiorno a Roma e alla I Rassegna delle Arti figurative del Mezzogiorno di Napoli. Morì, nella sua casa di Torraca, il 30 agosto 1971.

Sigismondo Nastri

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