venerdì 28 agosto 2015

LUNEDI' 31 AGOSTO E MARTEDI' 1° SETTEMBRE, AD AMALFI E AD ATRANI, LA XV EDIZIONE DEL CAPODANNO BIZANTINO



La XV edizione del Capodanno Bizantino, in programma  lunedì 31 agosto e  martedì 1° settembre ad Amalfi e ad Atrani, si occuperà di  "Tradizioni e suoni delle terre di mare" Un ricco programma di iniziative accompagna l’evento - ormai appuntamento indiscusso nel panorama culturale internazionale - organizzato dal Comune di Amalfi, in collaborazione con il Comune di Atrani, il Centro di Cultura e Storia Amalfitana. 
Lunedì 31 agosto, alle ore 9.30, dall’Arsenale si partirà alla scoperta dell’itinerario storico artistico e naturalistico di Amalfi e Atrani con un educational tour, in italiano e inglese, a cura del Centro di Cultura e Storia Amalfitana e dell’Associazione Atrium di Atrani.  Nel pomeriggio, ad Amalfi,   sede del Museo della Bussola (antico Arsenale), alle ore 18.00,  convegno sul tema “Tra Amalfi e Bisanzio: tradizioni e suoni delle terre di mare”, con la partecipazione di storici e antropologi. 
Alle ore 21.30, ad Atrani,  in piazza Umberto I,  concerto di musica tradizionale del Sud Italia a cura della Piccola Orchestra Aizammavoce
Il Capodanno Bizantino vivrà diversi e importanti momenti significativi martedì 1° settembre. . All’Arsenale, alle ore 10.30, è in programma la presentazione del  Magister di Civiltà Amalfitana. Quest’anno la commissione, composta dai sindaci e assessori di Amalfi e Atrani, e da rappresentanti del Centro di Cultura e Storia Amalfitana, ha inteso scegliere  Roberto De Simone, regista teatrale, compositore, drammaturgo ed etnomusicologo di fama internazionale. “Sono onorato della nomina, viene premiato il mio intenso lavoro di ricerca sull’identità e il recupero delle tradizioni- cosi si è espresso” ha commentato il maestro. Una scelta significativa, in linea con il progetto di ricerca autentica di identità e radici amalfitane - informa il comunicato stampa -, coordinata dall’assessore alla Cultura Enza Cobalto e condivisa dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Daniele Milano 
Intanto, c'è attesa per la sfilata del Corteo Storico, composto da oltre novanta  figuranti in costumi d’epoca dell’Impero di Bisanzio e della Repubblica Marinara, sapientemente riprodotti, dopo un’attenta ricerca scientifica, su disegni dello scenografo Roberto Scielzo. Sua anche la figura simbolo, scelta per questa XV edizione, che rievoca Il Duca di Amalfi e un paggio. Il Corteo, che quest'anno sarà accompagnato dagli Sbandieratori e Musici della Città Regia,  partirà da Amalfi, piazza Spirito Santo, alle ore 16,30. La tradizionale e partecipata Cerimonia di Investitura del Magister Civiltà Amalfitana è prevista per le 17.30 ad Atrani in piazza Umberto I. Il Corteo Storico rientrerà poi verso Amalfi per concludere il suo percorso sul sagrato della monumentale Cattedrale di Sant’Andrea Apostolo per la presentazione agli amalfitani del Magister.  Alle ore 20.00, in piazza Duomo, è prevista l’esibizione degli Sbandieratori. Alle ore 21.30, in piazza Municipio, spazio a soul, jazz e alle fusion di musiche popolari con l’esclusivo concerto, ad ingresso libero, di Enzo Avitabile, con i Bottari e la partecipazione di Tony Esposito..

DOMENICA, A TRAMONTI, LA "GIORNATA DEL CREATO"

Domenica, 30 agosto, a Tramonti, nella Cappella rupestre della frazione di Gete, sarà celebrata la Decima giornata diocesana per la custodia del Creato, sulla scia della recente enciclica di Papa Francesco «Laudato si'». 
Alle ore 17.30, dopo un momento di preghiera comunitaria, l'incontro sarà introdotto da Andrea Giunchiglia, direttore dell'Ufficio diocesano Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato. Seguiranno i saluti del sindaco di Tramonti, Antonio Giordano, e le riflessioni su alcuni brani dell'Enciclica Laudato si' di Papa Francesco, curate da Don Antonio Porpora. Avrò forse modo di leggere, nella mia traduzione in lingua napoletana, il Cantico delle Creature di San Francesco d'Assisi.
"Rivolgo un invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta - scrive il pontefice nella introduzione all'enciclica. - Abbiamo bisogno di un confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti". E ancora."Tutti possiamo collaborare come strumenti di Dio per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità".
Concluderà i lavori, alle ore 18.45, Mons.  Orazio Soricelli, arcivescovo di Amalfi-Cava dei Tirreni.

martedì 18 agosto 2015

L'ART DE VIVRE



L'art de vivre 
est difficile
encore je l'apprends
J'adore la lumière 
j’ai la foi

Je regarde devant
et je ne juge pas 
qui étant fatigué
jette le bâton
au coin de la rue.

                                                           © Sigismondo Nastri






lunedì 10 agosto 2015

"CALICI DI STELLE" A TRAMONTI PER LA NOTTE DI SAN LORENZO. SI BRINDA CON I VINI DOC DELLA COSTA D'AMALFI



Notte di San Lorenzo. Dovrebbe essere quella delle stelle cadenti, dei sospiri, dei desideri manifestati con gli occhi rivolti verso il cielo. Meteo si è messo di traverso e, se non ci sarà una schiarita all'ultimo momento, avremo una notte senza stelle. Peccato! Non per chi s'è recato a Tramonti, dove comunque s'innalzeranno calici di vino per un brindisi corale all’amicizia ed all’amore, come riferisce un comunicato stampa mandatomi dall'amico sindaco Antonio Giordano
Con Calici di Stelle viene riproposto l’annuale appuntamento con i sapori in cui si esaltano tipicità, produzioni locali e antiche ricette della tradizione. Protagonisti assoluti saranno ancora una volta i vini doc di Tramonti, Ravello e Furore, pronti per la degustazione  nel chiostro centenario del Convento di San Francesco a Polvica. "Una location d’eccezione, una storica vetrina per il nettare di Bacco coltivato tra i terrazzamenti scavati lungo i fianchi delle rocce. Tra questi il Tintore, biodiversità simbolo di Tramonti, della sua operosità e della sua agricoltura eroica e generosa, eccellenza da tutelare e promuovere sempre di più. La cittadina montana della Costiera, in attesa dell’inaugurazione della Casa del Gusto, si afferma ancora una volta capofila in Costa d’Amalfi nella ricerca e nella promozione enologica, ponte verso l’Expo di Milano".
"Un evento straordinario, che continua ad affascinare e a coinvolgere tanti appassionati del settore, ma soprattutto tanti amanti della buona cucina e del buon vino – ha dichiarato il sindaco Giordano -. Anche quest’anno ci saranno le eccellenze della Costa d’Amalfi, affiancate dalle specialità dei Maestri Pastai Gragnanesi, simbolo della dieta mediterranea, per brindare e valorizzare il nostro Tintore: Tramonti terra felix".
E festa sia!

GIOVEDI' 13 AGOSTO, A TORRACA, LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME DI VITTORIO SGARBI "BIAGIO MERCADANTE, IL MISTERO DEL VISIBILE"



Giovedì 13 agosto, alle ore ventuno, presso il Santuario dei Cordici di Torraca (Salerno), Vittorio Sgarbi presenterà il suo volume “Biagio Mercadante. Il mistero del visibile”, edito da De Luca-Salerno col sostegno della Fondazione Rosa Lia, in particolare del  presidente Daniele Filizola. Si tratta della prima vera monografia dedicata all'opera di un artista che, seppure molto apprezzato dai collezionisti, è stato ignorato o comunque poco indagato dagli studiosi fino a quando non è stato riproposto alla loro attenzione dal Calendario d’arte 2015 della De Luca Industria Grafica e Cartaria, presentato il 18 dicembre 2014 nella Sala del Gonfalone di Palazzo di Città, a Salerno.

La monografia, dopo la premessa di Daniele Filizola, comprende il testo di Sgarbi, “Un
Biagio Mercadante
in una foto di Giulio Parisi (1929)
pittore vero, fuori dal tempo”
e quello di Marco Alfano, “Biagio Mercadante, Il mistero del visibile”. Più, in appendice, la biografia dell’artista, l’elenco delle mostre personali e collettive, la bibliografia. Vi sono inoltre riprodotte nitidamente oltre duecento opere, molte delle quali inedite, provenienti da prestigiose collezioni private e da musei ed enti pubblici.

In particolare, l’analisi storico-critica di Vittorio Sgarbi tende a dare a Mercadante una giusta collocazione nel panorama artistico del novecento, perché “la riapparizione di un vero pittore è sempre una festa: e impone, con il compiacimento, la responsabilità di riscrivere la storia”. Non c’è nessun dubbio nota l’illustre storico dell’arte – che Mercadante sia “un buon pittore, sensibile e autentico. Lo vediamo in ogni aspetto della sua pittura, semplicemente ripartita nei soggetti e nei generi della tradizione: ritratti, interni, paesaggi, temi contadini e di folclore, nature morte, con la predilezione per i fiori”. Capace di raggiungere l’apice della sua ispirazione quando affronta i temi della terra, del lavoro, della maternità (Riposo, Le vagliatrici, La stirpe, Seminatore, L’aratura, Buoi al lavoro).

Nato a Torraca nel 1892, Biagio Mercadante studiò a Napoli al R. Istituto di Belle Arti, avendo come docenti Vincenzo Volpe e Michele Cammarano. Iniziò ad esporre nel 1920 alla Esposizione d’Arte Giovanile; l’anno seguente partecipò alla Mostra dei Grigio-Verdi a Napoli, alla Biennale di Roma e alla prima Biennale napoletana. Nel 1922 fu nominato membro della commissione della XL Promotrice “Salvator Rosa”. Nello stesso anno espose, con Vincenzo Ciardo e Vincenzo Puchetti, alla Sala Corradi di Napoli. Nel 1925 presentò un suo lavoro, Ricamatrice, alla mostra del “Giornale dell’Arte” presso la Galleria Colonna di Napoli. Dal 1928 diede vita a un sodalizio con Vincenzo Ciardo, Carlo Striccoli, Giuseppe Uva, Ettore Lalli, Antonio Bresciani ed altri, creando nella zona di Porta Capuana, sempre a Napoli, il villaggio artistico del Quartiere Latino. Socio del Circolo Artistico Politecnico di Napoli, realizzò per la sede sociale una sovrapporta con Bambini tra i fiori di mandorlo (1930). Nel 1940 fu chiamato a collaborare alla decorazione del Padiglione della Somalia alla Mostra delle Terre Italiane d’Oltremare a Napoli e partecipò al Premio Cremona, aggiudicandosi il terzo premio con Le vagliatrici (oggi presso Fondazione Città di Cremona). Nel 1941 si classificò quarto, ex-equo, nel 1941, con La stirpe. Nel secondo dopoguerra, pur risiedendo a Torraca, continuò a partecipare alle vicende artistiche napoletane: lo troviamo presente al Premio Ravello (1948) e a varie edizioni del Premio Michetti. Nel 1949 fu tra gli organizzatori della I Mostra d’Arte Sociale della Promotrice “Salvator Rosa”. Nel 1953 fu invitato alla Mostra dell’Arte nella Vita del Mezzogiorno a Roma e alla I Rassegna delle Arti figurative del Mezzogiorno di Napoli. Morì, nella sua casa di Torraca, il 30 agosto 1971.

Sigismondo Nastri