Sabato 6 giugno avrà inizio a Tramonti il 1° Memorial "Un Uomo, un Capitano" che accomuna nel ricordo Franco Amato e Gianluca Signorini. Esso prevede due momenti particolarmente significativi: un convegno, che si terrà nel Chiostro del Convento San Francesco, nel corso del quale sarà consegnato un premio a un capitano del calcio professionistico e dilettantistico. Vi parteciperanno personaggi di primo piano del mondo dell'informazione e dello sport, coordinati dal giornalista Rai Enrico
Varriale. Tra questi: il direttore di Rai Sport Carlo Paris; l’esperto
di calcio Gianni Di Marzio, ex allenatore, dirigente, consulente di
mercato; l’allenatore Marco Nappi; il medico sociale del Napoli,
Alfonso De Nicola; l’ex capitano Francesco Montervino; il calciatore
Andrea Signorini, figlio di Gianluca, e il portiere della Roma Morgan De Sanctis, che
riceverà il Premio "Un Uomo, un Capitano"; a sorpresa, inoltre, ospiti
del Genoa Calcio e dell’US Salernitana 1919.
E poi, domenica 14 giugno, un quadrangolare di scuole calcio provinciali, a cui farà seguito l’incontro tra la rappresentativa mista di Avvocati e Magistrati contro gli amici di Franco "il Capitano" presso il Campo Sportivo “San Felice”, nella frazione Pietre.
Nata da circa un mese, l’Associazione “Franco Amato: un uomo, un capitano” organizza e promuove iniziative in memoria del compianto Franco Amato, scomparso prematuramente nell'ottobre 2001 a causa di una terribile malattia. Franco, per tutti “Il Capitano”, ha rappresentato durante la sua attività sportiva in Costiera amalfitana, e soprattutto a Tramonti, l’esempio di calciatore da emulare per correttezza, lealtà sportiva e rispetto dell’avversario. Il suo ricordo resta vivo anche per l’attaccamento alle proprie radici, per l’affetto e l’amore profuso nei confronti della famiglia e degli amici e per la grande professionalità e sensibilità umana manifestata nella sua brillante carriera di avvocato.
Il convegno metterà a confronto la vita di Amato (dilettante) e quella di Gianluca Signorini, calciatore, allenatore, dirigente sportivo, celebrato dai tifosi genoani come “Il Capitano”, morto per sclerosi laterale amiotrofica.
Nata da circa un mese, l’Associazione “Franco Amato: un uomo, un capitano” organizza e promuove iniziative in memoria del compianto Franco Amato, scomparso prematuramente nell'ottobre 2001 a causa di una terribile malattia. Franco, per tutti “Il Capitano”, ha rappresentato durante la sua attività sportiva in Costiera amalfitana, e soprattutto a Tramonti, l’esempio di calciatore da emulare per correttezza, lealtà sportiva e rispetto dell’avversario. Il suo ricordo resta vivo anche per l’attaccamento alle proprie radici, per l’affetto e l’amore profuso nei confronti della famiglia e degli amici e per la grande professionalità e sensibilità umana manifestata nella sua brillante carriera di avvocato.
Il convegno metterà a confronto la vita di Amato (dilettante) e quella di Gianluca Signorini, calciatore, allenatore, dirigente sportivo, celebrato dai tifosi genoani come “Il Capitano”, morto per sclerosi laterale amiotrofica.
"La nostra iniziativa si prefigge lo scopo di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza per la ricerca sul cancro e la sclerosi laterale amiotrofica – dichiara Raffaele Imparato, presidente dell'associazione che si richiama alla figura di Franco Amato -. I fondi saranno destinati alle associazioni che sono impegnate nella ricerca di entrambe le malattie e per volontà della famiglia Signorini quelli destinati alla SLA saranno devoluti alla Fondazione 'Stefano Borgonovo' Onlus".
Parole di grande stima e affetto anche da parte dell’assessore allo Sport Vincenzo Savino: "L’associazione, nata su iniziativa della famiglia e di tanti amici del compianto Franco Amato, ha un preciso scopo: celebrare la memoria del nostro amato Capitano. Questo è davvero un nobile intento, e non si può far altro che ringraziare questo gruppo di persone che con i fondi raccolti faranno del bene all’umanità, in maniera totalmente gratuita e disinteressata. Un ringraziamento speciale va a quanti immediatamente hanno abbracciato la causa, giornalisti, sportivi, tecnici del settore, e non hanno esitato nemmeno un attimo ad assicurarci la loro piena disponibilità. Saranno messi all’asta gadget e magliette di importanti squadre di calcio: confido in una vera gara di beneficenza".
Parole di grande stima e affetto anche da parte dell’assessore allo Sport Vincenzo Savino: "L’associazione, nata su iniziativa della famiglia e di tanti amici del compianto Franco Amato, ha un preciso scopo: celebrare la memoria del nostro amato Capitano. Questo è davvero un nobile intento, e non si può far altro che ringraziare questo gruppo di persone che con i fondi raccolti faranno del bene all’umanità, in maniera totalmente gratuita e disinteressata. Un ringraziamento speciale va a quanti immediatamente hanno abbracciato la causa, giornalisti, sportivi, tecnici del settore, e non hanno esitato nemmeno un attimo ad assicurarci la loro piena disponibilità. Saranno messi all’asta gadget e magliette di importanti squadre di calcio: confido in una vera gara di beneficenza".
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