Venerdì
prossimo, 10 aprile, alle ore 18.00, presso la Biblioteca
comunale di Amalfi, sarà presentato
il volume di Giuseppe Fiengo e Antonietta Manco Ruderi medievali della Costiera Amalfitana. Diffusione e
caratterizzazione del paesaggio, edito dal Centro di Cultura e Storia Amalfitana. Presenti gli autori, ne discuteranno Gennaro Miccio, del Segretariato
regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per
il Molise, e Paolo Peduto, della Università
di Salerno. Coordinatore dell’incontro, Giovanni
Camelia, del CCSA.
Il tema,
particolarmente importante, trattato nel libro, è riassunto in questa nota: “A differenza del versante nord-ovest della
penisola sorrentino-amalfitana, in cui le vestigia di antiche testimonianze
architettoniche appartengono soprattutto all'età romana, nell'opposta costiera
amalfitana prevalgono nettamente quelle medievali, generalmente riferibili all'arco
temporale che va dal tempo del Ducato all'inizio dell'infeudazione, ovvero dal IX
al XIV secolo. Queste ultime costituiscono un considerevole patrimonio, singolare
in virtù degli intensi rapporti culturali intercorsi tra gli intraprendenti
navigatori amalfitani ed esponenti delle civiltà bizantina ed islamica.
Peraltro, il loro settore numericamente più consistente era ed è rappresentato
dai ruderi di case a volta che, considerate nel loro insieme, sono un originale
attributo espressivo dell'ambiente locale, rivestendo nei singoli episodi
notevole interesse storico e artistico. Purtroppo, i ruderi medievali sono
esposti a continui pericoli, identificabili nell'abbandono, nei cattivi
restauri e, soprattutto, nella speculazione edilizia, per cui, nel corso
dell'ultimo mezzo secolo, sono stati numericamente ridimensionati. Ciononostante,
sono una fondamentale componente storica, ambientale e paesistica della
Costiera Amalfitana, in ogni epoca esaltata da letterati ed artisti italiani e
stranieri”.
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