a Eva, mia ex alunna, l'amica dei fiori
C’è nel tuo
sguardo una luce che abbaglia
mentre
scruta orizzonti lontani
di terra, di
mare, di monti, di cielo.
Sei
pensierosa o sei mesta, non so.
Vorrei
vederti gioiosa come sai essere tu.
Nella vita
ogni anno che passa
è un bocciolo
che s’apre su desideri e speranze
in un prato
immenso a perdita d’occhio.
Che tu possa
riempirlo zeppo zeppo di fiori:
i più belli.
Di quelli poggiati su steli
gentili, leggeri, che il vento accarezza,
che
assolutamente non vanno recisi.
Quali fiori?
Margheritine, papaveri, clematidi, alliarie,
tuberose,
genzianelle, viole, celidonie, pervinche.
Li conosci,
di fiori t’intendi, prova a sceglierli tu.
© Sigismondo Nastri
27 marzo
2015
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