Ecco la mia buona azione della giornata.
Ho fatto una nuova (la terza, credo), importante, significativa donazione di libri (e non
solo libri, anche l'intera raccolta di monografie dei Grandi Musicisti, edita
dai Fratelli Fabbri nel 1965, corredate da dischi 33 giri
Phonogram, con relativi cofanetti) alla Biblioteca comunale di Maiori. Non certo per disfarmene - avrei potuto scegliere altre vie: c'è un mercato florido dei dischi in vinile anche su eBay - ma perché, ormai a ottant'anni (che compirò ad aprile), penso che sia venuto il momento di dare ordine (e collocazione) alle mie cose, ad evitare che se ne debbano occupare i miei familiari quando non ci sarò più.
All'amico dottor Mario Piscopo, consigliere delegato alla Cultura,
che è venuto personalmente a ritirarli, ho consegnato oggi ben 17 scatoloni.
Continua così il mio
impegno affinché la Biblioteca comunale di Maiori possa diventare il motore di
attività formative, educative, di alfabetizzazione, di libera espressione
culturale al servizio della comunità locale e degli studiosi.
«Fondare
biblioteche - secondo Marguerite Yourcenar - è come costruire dei granai
pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito». Perché l’arretramento
dello spirito – il suo inverno -, con la fine del libro e della biblioteca,
rappresenterebbe la fine dell’uomo, privato della sua
stessa memoria.
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