sabato 17 gennaio 2015

A PROPOSITO DEL "PUGNO" EVOCATO DA PAPA FRANCESCO

Benedetto Papa Francesco! Per la chiarezza del linguaggio, inequivocabile. 
Ci sono valori intoccabili: soprattutto il sentimento religioso che accomuna una moltitudine di persone. 
Fossi stato musulmano me la sarei presa, e non poco, per le vignette su Maometto. 
Da cattolico inorridisco di fronte a quella che tira in ballo la SS. Trinità. 
Certo, non si uccide per questo. "Non uccidere" è un comandamento di Dio. Ma nemmeno si deve far finta di niente. 
Ho già espresso il dolore, l'angoscia, la mia cristiana solidarietà per quanto avvenuto a Parigi. Ho chiarito però che "je ne suis pas Charlie"
Quanto al pugno evocato dal Papa - "se uno offende mia madre si aspetti un pugno"... -, pur nella difesa della libertà d'espressione, ricordo a me stesso che Gesù Cristo, nonostante invitasse a offrire l'altra guancia a chi ti dà uno schiaffo, ricorse alle maniere forti per cacciare i mercanti dal tempio.
Mi dà fastidio che, complici i media, che condizionano sempre più i nostri comportamenti, le nostre scelte, non c'è più autonomia nell'esprimere giudizi sui fatti che accadono. 
Non siamo più autodiretti ma eterodiretti. Di conseguenza c'è completa (o quasi) omologazione delle idee.

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