Trascrivo qui la notizia, tratta dal sito web del Comune di Salerno.
«Dall’11 dicembre 2014 al 18 gennaio 2015, presso il Centro
Congressi Internazionale Salerno Incontra della Camera di Commercio di Salerno,
si terrà la mostra “Isabella Greco. Inquieta interprete del Novecento”.
Isabella Greco (foto tratta dal catalogo della mostra) |
La
mostra, organizzata dalla Fondazione Universitaria dell’Università di Salerno di
concerto con l’Agenzia Principale di Salerno di Generali Italia SpA, con il
patrocinio del Comune, della Provincia e della Camera di Commercio di Salerno, è
stata curata dal Prof. Massimo Bignardi e rappresenta un omaggio alla produzione
pittorica di Isabella Greco, artista salernitana scomparsa quest’anno, che con
la sua attività ha contribuito a costruire una moderna visione della cultura del
suo tempo e del paesaggio salernitano.
Il catalogo della mostra con i testi di Massimo Bignardi e di Sigismondo Nastri è corredato tra l’altro da un’intervista di Corradino Pellecchia a Mario Carotenuto.
La conferenza stampa di presentazione della mostra si terrà il 5 dicembre p.v. alle ore 10.30 presso la Camera di Commercio di Salerno.
L’inaugurazione della mostra, prevista per le ore 18.00 dell’11 dicembre, sarà allietata dal coro voci bianche “Calicanto” accompagnato dalla pianista Maria Pia Leo.
La Fondazione Universitaria dell’Università di Salerno è istituzione giovanissima che si propone come Ente di raccordo fra mondo universitario e società, istituzioni e imprese. In un territorio complesso che cambia in continuazione e si fa teatro di profonde trasformazioni, la Fondazione svolge un ruolo fondamentale per chi vuole orientarsi in questa complessità. Idealmente strutturata per dialogare con le diverse componenti della realtà culturali ed economiche del territorio, la Fondazione intende facilitare incroci di saperi e di idee. Questa mostra è l’occasione per rinnovare l’attenzione della città nei confronti della Fondazione Universitaria che, con quel tipico understatement che finora ne ha connotato l’attività, vuole contribuire con modestia, ma pur sempre nell’ambito degli obiettivi che le sono propri, al dibattito culturale della città.
Isabella Greco, nata a Palomonte nel 1924 da una nota famiglia di professionisti, di medici e di giuristi, si spegne nel 2014 a Salerno, dopo essersi formata giovanissima nell’ambito artistico della musica e della pittura, divenendo allieva del maestro Manfredi Nicoletti. Una vita dedicata all’arte, ricca di opere pervase da malinconia e solitudine, che la contraddistinguono come inquieta interprete del Novecento.»
Il catalogo della mostra con i testi di Massimo Bignardi e di Sigismondo Nastri è corredato tra l’altro da un’intervista di Corradino Pellecchia a Mario Carotenuto.
La conferenza stampa di presentazione della mostra si terrà il 5 dicembre p.v. alle ore 10.30 presso la Camera di Commercio di Salerno.
L’inaugurazione della mostra, prevista per le ore 18.00 dell’11 dicembre, sarà allietata dal coro voci bianche “Calicanto” accompagnato dalla pianista Maria Pia Leo.
La Fondazione Universitaria dell’Università di Salerno è istituzione giovanissima che si propone come Ente di raccordo fra mondo universitario e società, istituzioni e imprese. In un territorio complesso che cambia in continuazione e si fa teatro di profonde trasformazioni, la Fondazione svolge un ruolo fondamentale per chi vuole orientarsi in questa complessità. Idealmente strutturata per dialogare con le diverse componenti della realtà culturali ed economiche del territorio, la Fondazione intende facilitare incroci di saperi e di idee. Questa mostra è l’occasione per rinnovare l’attenzione della città nei confronti della Fondazione Universitaria che, con quel tipico understatement che finora ne ha connotato l’attività, vuole contribuire con modestia, ma pur sempre nell’ambito degli obiettivi che le sono propri, al dibattito culturale della città.
Isabella Greco, nata a Palomonte nel 1924 da una nota famiglia di professionisti, di medici e di giuristi, si spegne nel 2014 a Salerno, dopo essersi formata giovanissima nell’ambito artistico della musica e della pittura, divenendo allieva del maestro Manfredi Nicoletti. Una vita dedicata all’arte, ricca di opere pervase da malinconia e solitudine, che la contraddistinguono come inquieta interprete del Novecento.»
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