Il 2 settembre scorso - lo apprendo ora dal comunicato stampa del Comune di Tramonti -, in occasione della kermesse “Pizza Village” di Napoli, il già ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Alfonso Pecoraro Scanio, l’associazione “Pizzaiuoli Napoletani” e la fondazione UniVerde hanno lanciato la petizione popolare sulla piattaforma “Change.org”, con la quale si chiede all’Unesco di inserire l’arte della pizza napoletana nella speciale lista del patrimonio culturale immateriale dell'umanità che necessita di essere urgentemente salvaguardato.
Nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio, svoltosi ad ottobre, la Coldiretti ha annunciato il sostegno alla petizione anche per sensibilizzare il pubblico sui gravi danni che subisce la pizza napoletana soprattutto sui mercati internazionali.
Il Comune di Tramonti, storicamente legato alla pizza e all’antico mestiere del pizzaiolo - ricordo qui che il grande giornalista gastronomo Vincenzo Buonassisi individuò al Valico di Chiunzi una singolare scuola di formazione che definì "l'università della pizza" -, ha abbracciato in toto questa coraggiosa iniziativa, che valorizza le origini dell’identità comunale e per estensione dell’identità nazionale: attualmente sono circa duemila le pizzerie di origine tramontana aperte in tutte il mondo, che continuano a produrre “in purezza” la pizza esaltando le origini, le tradizioni e le tecniche gelosamente custodite e trasmesse da padre in figlio. Tramonti da sempre è attenta al prodotto pizza: negli anni Novanta è nata la Corporazione dei Pizzaioli di Tramonti e in seguito, nel 2010, l’Amministrazione Comunale ha inteso tutelare e valorizzare questo prodotto con l’approvazione di apposito regolamento e riconoscimento della denominazione comunale “De.Co”.
Il Comune di Tramonti, unico Comune d’Italia al momento ad aver aderito alla Petizione, insieme con la Corporazione dei Pizzaioli - sorta a Garlasco ad iniziativa di Tonino Generale -,i cui membri sono disseminati su tutto il territorio nazionale, è impegnato nella raccolta di firme per sollecitare il consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ad indicare, nella prossima seduta del marzo 2015, la designazione dell’arte della pizza napoletana quale patrimonio immateriale dell’umanità.
Nel corso del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio, svoltosi ad ottobre, la Coldiretti ha annunciato il sostegno alla petizione anche per sensibilizzare il pubblico sui gravi danni che subisce la pizza napoletana soprattutto sui mercati internazionali.
Il Comune di Tramonti, storicamente legato alla pizza e all’antico mestiere del pizzaiolo - ricordo qui che il grande giornalista gastronomo Vincenzo Buonassisi individuò al Valico di Chiunzi una singolare scuola di formazione che definì "l'università della pizza" -, ha abbracciato in toto questa coraggiosa iniziativa, che valorizza le origini dell’identità comunale e per estensione dell’identità nazionale: attualmente sono circa duemila le pizzerie di origine tramontana aperte in tutte il mondo, che continuano a produrre “in purezza” la pizza esaltando le origini, le tradizioni e le tecniche gelosamente custodite e trasmesse da padre in figlio. Tramonti da sempre è attenta al prodotto pizza: negli anni Novanta è nata la Corporazione dei Pizzaioli di Tramonti e in seguito, nel 2010, l’Amministrazione Comunale ha inteso tutelare e valorizzare questo prodotto con l’approvazione di apposito regolamento e riconoscimento della denominazione comunale “De.Co”.
Il Comune di Tramonti, unico Comune d’Italia al momento ad aver aderito alla Petizione, insieme con la Corporazione dei Pizzaioli - sorta a Garlasco ad iniziativa di Tonino Generale -,i cui membri sono disseminati su tutto il territorio nazionale, è impegnato nella raccolta di firme per sollecitare il consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ad indicare, nella prossima seduta del marzo 2015, la designazione dell’arte della pizza napoletana quale patrimonio immateriale dell’umanità.
"Siamo fieri di poter sostenere questo prodotto che da sempre ha colorato le tavole del nostro bel paese - dichiara il sindaco Antonio Giordano -. Tramonti sarà sempre attento alle proprie origini e alle proprie tradizioni e darà sicuramente il suo contributo, anche in termini numerici, al successo della iniziativa, sostenuta dalle numerose pizzerie sparse in Italia e nel mondo".
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