A Furore sono stati definitivamente “consegnati” alla ditta appaltatrice i lavori per la realizzazione del Parco Urbano Sant’Agnelo, finanziati con fondi europei col bando per l’accelerazione della spesa della Regione Campania, per un importo di Euro 3.500.000,00. Il termine ultimo per il collaudo e per la rendicontazione della spesa è fissato improrogabilmente al 31 dicembre 2015.
Il progetto, redatto dall’arch. Giacomo Ricci, già docente di Architettura presso l’Università di Napoli, prevede l’allestimento di un grande giardino pubblico su un’area di quasi diecimila metri quadri, posta alle spalle della Chiesa di San Michele Arcangelo, al centro del paese, già oggetto di un primo intervento, con il quale è stato realizzato un campo di tennis-calcetto con annessi spogliatoi e servizi.
Il progetto, redatto dall’arch. Giacomo Ricci, già docente di Architettura presso l’Università di Napoli, prevede l’allestimento di un grande giardino pubblico su un’area di quasi diecimila metri quadri, posta alle spalle della Chiesa di San Michele Arcangelo, al centro del paese, già oggetto di un primo intervento, con il quale è stato realizzato un campo di tennis-calcetto con annessi spogliatoi e servizi.
Queste le opere (ved. planimetria a lato) che saranno eseguite ora:
- Teatrino delle Verzure, ovvero un piccolo teatro dall’architettura greco-romana con centocinquanta posti a sedere, destinato ad ospitare spettacoli teatrali e musicali all’aperto;
- Catena d’acqua;
- Area pic-nic;
- Serre per la messa a dimora di essenze vegetali di particolare pregio;
- Passeggiate maiolicate, stile Santa Chiara di Napoli;
- Cisterne di quartiere, ovvero vasche interrate per la raccolta di acqua piovana per irrigazione;
- Aiuole e spazi attrezzati per la sosta e per le passeggiate nel verde.
- Teatrino delle Verzure, ovvero un piccolo teatro dall’architettura greco-romana con centocinquanta posti a sedere, destinato ad ospitare spettacoli teatrali e musicali all’aperto;
- Catena d’acqua;
- Area pic-nic;
- Serre per la messa a dimora di essenze vegetali di particolare pregio;
- Passeggiate maiolicate, stile Santa Chiara di Napoli;
- Cisterne di quartiere, ovvero vasche interrate per la raccolta di acqua piovana per irrigazione;
- Aiuole e spazi attrezzati per la sosta e per le passeggiate nel verde.
Furore, col suo sparso abitato aggrappato alla collina dirupante verso il mare, avrà così la sua Agorà, ovvero il luogo d’incontro e di ritrovo per i cittadini e per i turisti del Paese Albergo, col rischio di dover rinunciare al suo appellativo di... “paese che non c’è”. Ma, a conti fatti - sottolinea il comunicato stampa del Comune -, ne vale la pena.
Nessun commento:
Posta un commento