Domani, sabato
8 novembre, alle ore 18.30, nel Tempio di Pomona, a Salerno, s’inaugura la
mostra fotografica dal titolo emblematico, “Scambi. Le ferrovie abbandonate della provincia di Salerno e della Basilicata”, che rimarrà aperta fino al
22 novembre. E’ organizzata dall’Associazione fotografica Colori Mediterranei
di Salerno, in collaborazione col Club Fotografico Cavese, e vuole celebrare il
175° anniversario della nascita della ferrovia Napoli-Portici, che fu anche la
prima d’Italia.
Per l’Associazione Colori Mediterraneo espongono Alessandro Della Rocca, Americo Genovese, Claudio Carbone, Corinna Fumo, Dario Tisi, Domenico Solimeno, Edoardo Colace, Enzo Figliolia, Gerardo Morese, Giuseppe Maiorano, Luca Budetta, Lucia Angrisani, Marco Palumbo, Raffaele De Nicola, Valentina Pepe. Per il Club Fotografico Cavese: Agostino Zito, Angelo D’Antonio, Angelo Pisacane, Angelo Tortorella, Francesco Fusco, Maria Pirro, Paolo Calvanico, Ugo Diletto.
Per l’Associazione Colori Mediterraneo espongono Alessandro Della Rocca, Americo Genovese, Claudio Carbone, Corinna Fumo, Dario Tisi, Domenico Solimeno, Edoardo Colace, Enzo Figliolia, Gerardo Morese, Giuseppe Maiorano, Luca Budetta, Lucia Angrisani, Marco Palumbo, Raffaele De Nicola, Valentina Pepe. Per il Club Fotografico Cavese: Agostino Zito, Angelo D’Antonio, Angelo Pisacane, Angelo Tortorella, Francesco Fusco, Maria Pirro, Paolo Calvanico, Ugo Diletto.
Le foto
esposte – ben 109 - riportano all’attenzione un mondo che quasi non c’è più: vecchie
linee ferroviarie, immerse in realtà di campagna, collinari o montuose, che collegavano
- con quei treni affannati, che avevano ancora le panche di legno - paesi sperduti, a volte irraggiungibili.
E mostrano stazioni in disarmo, caselli e scambi
dismessi, che conservano ancora un grande fascino, nonostante l’evidente stato
di abbandono che rende difficilmente leggibile, in qualche caso, persino l’indicazione
della località.La carrellata di immagini si sofferma sugli aspetti più singolari di linee ferroviarie obsolete, che restano patrimonio della memoria collettiva:
Salerno – Reggio Calabria; Atena Lucana –
Marsico Nuovo; Sicignano degli Alburni – Lagonegro;
Battipaglia – Metaponto; Lagonegro – Spezzano Albanese;
Marinella – Montalbano Jonico, Potenza – Laurenzana.
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