Anche quest’anno - riferisce il comunicato stampa inviatomi dal Comune - Tramonti ha esaltato le sue radici e la sua cultura con la "Festa della montagna". La montagna, che ogni anno è a rischio di incendi, per colpa di pochi miserabili criminali, ma che è, da sempre, fonte di sostentamento, cuore pulsante di ogni attività economica.
Tra sabato 4, e domenica 5 ottobre (ma perché il comunicato stampa - non dico l'invito, ormai... fuori moda - è arrivato a cose già fatte?), la manifestazione ha riportato alla luce le nobili origini contadine di questa ridente cittadina della Costa d'Amalfi.
Tra sabato 4, e domenica 5 ottobre (ma perché il comunicato stampa - non dico l'invito, ormai... fuori moda - è arrivato a cose già fatte?), la manifestazione ha riportato alla luce le nobili origini contadine di questa ridente cittadina della Costa d'Amalfi.
La "Festa della Montagna" - svoltasi a Cesarano, una delle frazioni più a nord di Tramonti, raggiungibile anche dalla provinciale che collega il valico di Chiunzi a
Ravello - ha messo in mostra i prodotti della terra, a cominciare dalla castagna, ricomparsa, come per incanto, sui grandi alberi che coprono tutto il percorso montano, dopo la "malattia" che ha colpito le piante negli ultimi anni; l'uva, per alcuni tratti, che concorre al buon vino d.o.c.; i prodotti caseari; le coltivazioni a terra. S'è voluto, così, promuovere un nuovo filone di lavoro e di guadagno, dato dall'agriturismo che in tutta Tramonti sta crescendo in modo considerevole. Non è mancato il divertimento, con suoni e balli, giochi (cito l' "albero della cuccagna") della tradizione popolare e tanti prodotti tipici.
Alla realizzazione dell’evento hanno concorso in modo determinante il Comune, l'ANSPI don Luca della frazione Cesarano, la Proloco e l'associazione culturale Radici.
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