E poi c'è chi non crede nei corsi e ricorsi storici!
"A chi è
abituato a seguire, anche sommessamente, le vicende e l'alternarsi vario della
politica su quella grande scena che è Montecitorio non è certamente sfuggita,
in questi giorni, la formazione del quarto o quinto gruppo che della Democrazia
veste i paludamenti ed assume le insegne. [...] Sono poco più di cento deputati
insofferenti di legami ed intolleranti di disciplina, che danno uno spettacolo
di arrivismo politico tutt'altro che e...dificante, perché non arrivano a
celare le ansie, gli affetti e le brame di sedere in quelle poltrone, dalle
quali l'aula è osservata di fronte. Tutti per la fretta di pervenire assumono
una casacca e la verniciano per l'occasione, dirigendosi secondo che la bussola
consiglia il nord od il sud, verso la destra, la sinistra ed il centro."
Il brano è t
ratto da un articolo pubblicato su
"L'Azione Democratica", a. 4 n. 24, del 22 giugno 1922, firmato c.a. ( = Cesare Afeltra, fratello maggiore del caro indimenticabile "don Gaetano").
Cesare (a sin.) e Gaetano Afeltra |
"L'Azione Democratica - giornale della Democrazia Sociale di Salerno e provincia", datato Amalfi, dove aveva direzione e amministrazione, veniva stampato dalla tipografia Amatruda. Si pubblicava ogni giovedì. Il gerente responsabile era Luigi Bonito.
Da Roma, Cesare Afeltra - poi assunto come redattore dal Corriere della sera a Milano - si occupava di cronache politiche e parlamentari.
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