Da una "lettera al direttore" pubblicata su Sette (settimanale del Corriere della sera).
Un treno affollato. Tra le
persone in piedi, una dottoressa e una donna incinta, con una gran pancia, che
visibilmente è in sofferenza. La dottoressa chiede a due ragazzi seduti, di
15-17 anni, se uno di loro poteva cedere il posto alla signora. Neanche per
sogno. Solo la risposta sprezzante di uno dei ragazzi: "Mica l'ho trombata io!".
Se è questa la società che abbiamo voluto - senza educazione, né rispetto per i
bambini, per gli anziani, per i disabili, senza valori - non abbiamo nemmeno il diritto di lamentarci.
C'è più di una generazione di genitori e di
cosiddetti educatori che deve recitare il mea culpa.
Per fortuna la medaglia ha un'altra faccia, splendente. Quella dei ragazzi che a Genova, subito dopo l'ennesimo diluvio, sono corsi a spalare le strade, a ripulire i tombini intasati. Sostituendosi alle istituzioni, responsabili del "fallimento ventennale di qualunque prevenzione idrogeologica" come scrive oggi il Corriere della sera.
Per fortuna la medaglia ha un'altra faccia, splendente. Quella dei ragazzi che a Genova, subito dopo l'ennesimo diluvio, sono corsi a spalare le strade, a ripulire i tombini intasati. Sostituendosi alle istituzioni, responsabili del "fallimento ventennale di qualunque prevenzione idrogeologica" come scrive oggi il Corriere della sera.
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