martedì 21 ottobre 2014

A VALVA, PER DUE NOTTI, LA SPLENDIDA DIMORA DEI D'AYALA SI TRASFORMA NEL "CASTELLO DELLA PAURA"


Castelli, dimore di nobili famiglie, lumi di uno splendore culturale di cui c'è ancora traccia. Ma che, per due notti, si trasformeranno in un tetro e lugubre scenario di narrazione di vicende inquietanti.
Tre storie, un unico filo conduttore: l’orrore di una vita da mostri, che costringe folli, esuli, freak a scappare da un mondo che li ha rifiutati e creare un mondo orrorifico, cupo, terribile e terrorizzante nel quale gli spettatori s’addentrano incautamente.Divertente, no?
E' questo lo spirito dello spettacolo “Il castello della Paura 2014”, targato Il Demiurgo. Che, dopo due anni di messa in scena a Lauro (Avellino), all’interno del castello Lancellotti,  si sposta, il 31 ottobre e il 1° novembre, a Valva (Salerno) nella meravigliosa Villa D’Ayala.
Un nuovo episodio: una storia originale e coinvolgente narrata grazie al contributo di 12 attori e portata in scena col patrocinio del Comune di Valva, della Soprintendenza di Avellino-Salerno e del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Il titolo dell’edizione è “la città morta” e racconterà del contrasto tra amore e morte, luce e buio, passione e terrore: racconterà di sogni che si tramutano in incubo. Sarà un viaggio che gli spettatori non compiranno solo tra le sale del castello, ma soprattutto all’interno delle proprie coscienze e dei loro cuori. A prestare il volto ai mostri, attori della provincia di Avellino e Napoli: Ferdinando e Loredana Nappi, Luigi e Marina Andeloro, Franco Nappi, Daniele Acerra, Salvatore Grasso, Pasquale Murano, tutti veterani della manifestazione, presenti fin dalla prima edizione. A completare il cast, Venanzio Amoroso e Lilith Petillo, trapiantati a Roma, dove stanno completando gli studi presso l’Accademia Internazionale di teatro,  Armando Balletta e Marco Guerriero: quattro neofiti dell’incubo, già da qualche mese collaboratori assidui di una realtà artistica che cerca di crescere e migliorarsi sempre più.
Valva, villa D'Ayala
Il pubblico sarà travolto da una dimensione atemporale e irreale nella quale sangue e morte si mescoleranno insieme. I personaggi agiranno, vivranno e moriranno in mezzo alla gente. . «Noi siamo qui e altrove, ora e un tempo. In un castello o nelle vostre coscienze e siamo mostri. Perché voi ci avete fatto mostri. E con la vostra terribile crudeltà scacciati e accecati, nascosti e dimenticati, noi siamo… voi! Ed è questo a farvi gelare il cuore. Voi siete noi… ma senza sangue. Siete noi ma senza morte. Siete noi, ma senza sofferenze. Siete noi… ma senza orrore. Ma l’orrore non bussa alla porta, e non si annuncia, esso ti investe. Potente e forte. E quando squarcia i confini dell’assurdo e entra nella tua vita tu, uomo, misero e ridicolo ammasso di nulla tendente al niente… tu… cosa puoi fare, se non arrenderti ad esso?».
Ma parliamo della che offre uno scenario di bellezza superbo. La conosco, ci sono stato in occasione di una mostra.  Avvolta in un magico silenzio, essa si presenta come un ambiente quasi irreale, isolato dal mondo esterno. Il parco, che copre un'estensione di diciassette ettari, rappresenta con il suo patrimonio boschivo un autentico polmone verde.
Villa D'Ayala
Lo spettacolo sarà ripetuto più volte, e i gruppi di spettatori partiranno ogni 60 minuti: Per prenotare e quindi usufruire di sconti e evitare la cosa, occorre chiamare i numeri 3278340763 – 3313169215 oppure scrivere a info@ildemiurgo.com. Si può anche usufruire di pacchetti turistici comprendenti cene, pernottamenti, escursioni.

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