sabato 20 settembre 2014

RAITO, LA MOSTRA "METAMORFOSI DEL SEGNO", A VILLA GUARIGLIA, RIPERCORRE IL VIAGGIO DEGLI ARTISTI STRANIERI IN COSTIERA AMALFITANA



Più che segnalare l'evento, desidero rivolgere un caloroso invito a visitare la interessante e accattivante mostra “Metamorfosi del segno” nelle sale di villa Guariglia, a Raito di Vietri sul Mare. C'è tempo fino al 19 ottobre prossimo. Bisognerebbe farla vedere anche agli alunni delle scuole.
Un momento della presentazione della mostra. Da sinistra: il curatore Massimo Bignardi;
Antonella Raimondi, vice sindaco di Vietri sul mare;  Eva Willburger; Barbara Cussino, dirigente il settore Musei e Biblioteche della Provincia; Pietro Amos.
Al microfono, Antonia Willburger
Una rassegna, ricca e complessa,  allestita  da Massimo Bignardi in modo razionale - pur nelle difficoltà che la sede, peraltro prestigiosa, evidenzia -, dedicata a Peter Willburger. Essa ripercorre, attraverso le opere,  il viaggio degli artisti stranieri in Costiera – da Vietri sul Mare a Positano – dagli albori del novecento all’inizio del terzo millennio. Ci sono un po’ tutti: Max Pechstein, Gunther Stüdeman, Maurits Cornelis Escher, Gregory Oscheroff, Ivan Zagaruiko, Karli Sohn Reithel, Richard Dölker, Kurt Craemer, Lisa Krugell, Irene Kowaliska, Margarete Thewalt Hannasch, Vassilij Necitailov, Han Harloff, Bruno Marquardt,  Ibrahim Kodra, Peter Ruta, Amerigo Tot, Oskar Kokoschka, Ed Wittstein, Eduardo Arroyo, Peter Willburger, Simon Fletcher. Le opere provengono da raccolte pubbliche e, principalmente, da collezioni private, a testimonianza che sul territorio, in particolare nel mondo imprenditoriale,  esistono competenza, sensibilità, amore per ciò che è bello.
"Metamorfosi del segno" di Peter Willburger
E' una mostra che merita attenzione, perché è in grado di suscitare  emozione profonda. Anche commozione, quando si è di fronte al tavolo da lavoro, qui ricostruito, di Willburger, il grande incisore austriaco, scomparso nel 1998. Egli giunse a Raito nel  1958, attratto dalla cultura mediterranea,  se ne innamorò, fino a stabilirvisi qualche tempo dopo con la famiglia: la moglie Eva, la figlia Antonia, devote custodi della sua memoria, del suo patrimonio di arte, cultura, esempio di vita.
Bello, preciso, esauriente il catalogo, a cura di Bignardi, autore di un saggio pregevolissimo, documentato, appassionante. Un catalogo che si apre con i saluti di Francesco Benincasa e Giovanni De Simone, rispettivamente sindaco e assessore alla cultura di Vietri sul Mare; Antonio Iannone, presidente della Provincia; Barbara Cussino, responsabile del settore Musei e Biblioteche della Provincia. E una nota di Antonia Willburger, che a Villa Guariglia, da diciassette anni, organizza con successo i “concerti d’estate”.  Senza dimenticare la testimonianza di Pietro Amos, artista eclettic nella ceramica, col supporto di alcune mattonelle sulle quali ci sono foglie che si trasformano in pesci.
o, grafico di grande estro e professionalità, che ricostruisce, in modo affettuoso, la incursione di Peter Willburger – eccezionali i risultati! -
In appendice, un estratto di lettere, racconti, diari di “viandanti” sulla Costa. E che viandanti: Paul Klee, André Gide, Edward Morgan Forster, Fortunato Depero, David Herbert Lawrence, Léonid Massine, Walter Benjamin, Sigfried Kracaurer, Ernst Bloch, Richard Dölker, Giuseppe Ungaretti, Irene Kowaliska, Simone de Beauvoir, John Steinbeck, Stefan Andres, Maurits Cornelis Escher, Giuseppe Prezzolini, Wilhelm Kempff, Natalie de Saint Phalle e lo stesso Willburger.

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