"Pàrteno 'e bastimente, pe' terre assaje luntane..." ci ricorda la vecchia canzone, una delle più celebri del vasto repertorio napoletano. Un tempo, per attraversare l'oceano e approdare nel nuovo mondo in cerca di un futuro che fosse più vivibile rispetto a quello che poteva offrire il proprio paese. Anche la Costa d'Amalfi subì un forte esodo, tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento. Oggi il fenomeno si svolge all'incontrario: è l'Italia, confine d'Europa col la costa nordafricana, che, nonostante la crisi economica, è visto come un eden da tanti poveri disgraziati, in fuga da guerre tribali, carestie, violenze d'ogni tipo. Di questo si occuperà il convegno "Migrazioni ieri e oggi. Americhe, Europa e
Italia a confronto (1945-2000)" che prenderà il via domani, giovedì 25
settembre, a Maiori, articolato in tre giornate di studio.
Organizzato dalle Università di Salerno e di Torino con la collaborazione del
Centro studi Emigrazione di Roma, del Forum internazionale ed europeo di
ricerche sull’immigrazione di Torino, del Centro Altreitalie di Torino, della
rivista “Archivio storico
dell'emigrazione italiana”.
Una vecchia cartolina di Maiori. Da da qui ci fu un forte flusso migratorio verso le Americhe |
L’obiettivo del convegno è di
avviare tale confronto prendendo in esame alcuni dei paesi che hanno vissuto
sui propri territori questa duplice esperienza: stati di antica immigrazione
del nuovo mondo come Stati Uniti, Argentina, Brasile e Canada; paesi della
vecchia Europa, come Francia, Gran Bretagna, Belgio e Germania; aree del sistema euro mediterraneo, come
Spagna e Italia; realtà dell’Europa dell’est, come la Romania.
Il seminario,
patrocinato dal Comune di Maiori, si terrà nel salone degli Affreschi di
palazzo Mezzacapo, (25 settembre), con un programma ricco e articolato. Dopo i
saluti istituzionali (ore 15,00) del sindaco, Antonio Della Pietra, si
proseguirà con l’intervento di Annibale Elia, direttore del Dipartimento
di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell'Università di Salerno. Ad
aprire la seduta saranno Paola Corti dell’università di
Torino e Ornella De Rosa dell’Università di Salerno. Si entrerà nel vivo con
l’intervento di Massimo Livi Bacci
dell’Università di Firenze che tratterà il tema "Dal sistema atlantico ai
sistemi migratori attuali". Poi, (ore 16.15), si avvierà la I sessione dei
lavori, la cui presidenza è affidata a Emilio Franzina (Università di Verona),
con "La realtà transatlantica: vecchi e nuovi protagonisti". A seguire le
relazioni di Alicia Bernasconi (CEMLA/Università di Buenos Aires): "L’Argentina dai nuovi arrivi europei
postbellici ai circuiti del Mercosur"; Stefano Luconi
(Università di Padova): "Cold-War
Keepers of the Gate: la guerra fredda e le deroghe al restrizionismo
immigratorio statunitense"; Maria Izilda Matos (Pontificia
Università San Paolo, Brasile): "Elos Atlantic: spostamenti
tra Portogallo e Brasile (1945-2013)"; Bruno Ramirez (Università di Montreal): "Il
crocevia canadese tra storia e attualità". La II sessione (venerdì 26 settembre), dal titolo "Migrazioni, mobilità
interne e nuove mobilità in Europa", con la presidenza di Sebastiano Martelli
(Università di Salerno), vedrà le relazioni di Jean-Charles Vegliante (Sorbonne Nouvelle, Parigi): "Nuovo pays d’accueil? La Francia tra
migrazioni postcoloniali e nuove mobilità infra europee"; Marco Martiniello (università di Liegi) Le
comunità italiane in Belgio tra assimilazione e transnazionalismo; Roberto
Sala (Università di Basilea): "La figura sociale del migrante
nella seconda metà del novecento. Riflessioni sul caso tedesco in chiave
comparativa"; Yvan Gastaut (università di Nizza Sophia-Antipolis): "L’immagine dell’arabo
nei media francesi"; Michele Colucci (CNR Napoli):
"Le dinamiche migratorie in Gran Bretagna
dalla decolonizzazione agli anni Duemila"; Claudia Finotelli (Università Complutense di Madrid): "Le migrazioni in Spagna dal franchismo alle nuove
mobilità"; Pietro Cingolani (Fieri Torino): "L’Europa orientale tra partenze e
arrivi". Nel pomeriggio (ore 15,30) si
aprirà la prima parte della III sessione dal titolo "Le migrazioni italiane:
realtà e memoria", con la presidenza di Chiara Ottaviano (Cliomedia Officina,
Torino). A dare inizio alle relazioni. Adelina
Miranda (Università Federico II
di Napoli): "Sguardi incrociati tra
emigrazioni e immigrazioni femminili italiane"; Patrizia Audenino (Università statale di Milano): "La
memoria delle migrazioni dal confine orientale"; Paolo Barcella (Università di
Bergamo) e Matteo Sanfilippo (Università della Tuscia): "Frontalierato e
migrazioni interne". Quindi ci sarà la proiezione (ore 17,45) del film: Terramatta;
Il Novecento italiano di Vincenzo Rabito analfabeta siciliano di Costanza Quatriglio, Cliomedia
Officina - Cinecittà Luce, Italia, 2012.
Sabato 27 Settembre il convegno si avvierà alla
conclusione (ore 10,00) con la seconda parte della III sessione dal titolo "Le migrazioni
italiane: storia e attualità", con la presidenza di Ferruccio Pastore (Direttore Fieri, Torino) e le relazioni di:Augusta
Molinari (Università di Genova): "Dai naufragi nell’oceano al cimitero
mediterraneo: memoria e attualità delle tragedie del mare"; Donato Verrastro (Università di
Salerno): "L’attività dell’OPA a favore
degli emigranti: il caso lucano", Alvise del Prà, Maddalena Tirabassi (Centro
Altreitalie Torino): "Le migrazioni e le nuove mobilità degli italiani: i risultati di
un’inchiesta".
Il coordinamento scientifico
delle giornate di studio è della prof.ssa Paola Corti, mentre la segreteria
organizzativa è coordinata dalla prof.ssa Ornella De Rosa. Gli ospiti saranno accolti a Maiori da alcuni momenti di convivialità all’insegna
dell’interculturalità grazie all’associazione Parteras: assaggi di cibo etnico,
una mostra fotografica di Adele Filomena e Vittorio Gabriele Annunziata e un
concerto di musica popolare dei Discede.
Nessun commento:
Posta un commento