venerdì 15 agosto 2014

PER "AGEROLA SUI SENTIERI DEGLI DEI", DOMENICA E' DI SCENA VINCENZO SALEMME. LUNEDI' TOCCHERA' A MARIANO RIGILLO


Domenica 17 agosto alle 21.00. nel parco Colonia Montana ad Agerola, Vincenzo Salemme andrà in scena con Sogni e bisogni, commedia brillante ricca dell’acuto umorismo proprio del grande mattatore napoletano, che per l’occasione riceverà il Premio “Roberto Bracco”, prestigioso riconoscimento assegnato ad un grande interprete dell’arte partenopea.

"La vita del grigio e mediocre Rocco Pellecchia - leggo nel comunicato stampa - viene sconvolta da un episodio:  una mattina di Ferragosto si rende conto che la sua virilità lo ha abbandonato e - come nel libro di Alberto Moravia 'Io e lui' - inizia un dialogo con il suo pene. Ma se nel racconto moraviano il "lui" in questione era solo una voce, qui nella commedia, l’organo del sesso maschile si stacca materialmente dal corpo del suo "titolare" e diventa egli stesso uomo, esigendo una sorta di riconoscimento scenico. Rivendica cioè lo status di vero e proprio protagonista della vita e della scena, diventando un’entità autonoma dall’ironico nome di “Tronchetto della felicità” e cercando di spingere il povero Rocco a rialzare la testa e ad affrontare il futuro con orgoglio e spirito visionario. Fino alla sorprendente conclusione.

L'intreccio è popolato da numerosi altri personaggi: un ispettore chiamato da Rocco a risolvere il caso, la coppia di impressionanti portieri dello stabile, la moglie appassita e avvilita  di Rocco".

"Al di là degli accadimenti - spiega  Salemme - 'Sogni e bisogni' è una commedia di fortissimo impatto comico e nello steso tempo mi consente di continuare il percorso che ho iniziato ormai già da qualche anno. Aprire cioè in qualche modo la confezione borghese della commedia classica per intrattenermi e intrattenere il pubblico in sala. Avrò modo cioè di interloquire con le persone in sala per rispondere alle domande più frequenti che ci facciamo sulla profondità della natura umana sopratutto nei suoi aspetti apparentemente più semplici”.


Lunedì 18 agosto, a palazzo Acampora, con Mare, amore e De Pretore, Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini porteranno in scena  uno spettacolo ispirato ai testi di Aldo Palazzeschi, Dénis Diderot, Jaques Prévert, Eugenio Montale, Roberto Lerici, Stefano d’Arrigo, Garcia Lorca, Luigi Malerba, Stefano Benni, Giorgio Caproni, Gianni Guardigli, Dante e Eduardo De Filippo.

Un itinerario nella memoria, nel piacere, nel ricordo di stagioni dell’esistenza, a cura dello stesso Rigillo, in una sequenza di pensieri, aforismi, citazioni e contributi per riflettere sulla vita e sull'amore.
Dalle schermaglie di Arlecchino e Colombina alle parole di Eduardo in L'amore che d'è?, da I gioielli indiscreti di Diderot a Questo amore di Prévert confrontato con l'omonimo componimento di Roberto Lerici, dalla lirica Riviere di Montale alla prosa arcaica e affascinante di Stefano d’Arrigo e della sua Ciccina Circè, dalla grandiosità dei versi dell’Ulisse di Dante alle immagini del mare di Federico Garcìa Lorca e di Eduardo, dall'ironica descrizione di un amplesso in una “seicento multipla” da Il serpente di Malerba all'ilarità di alcune battute dell'eduardiano De Pretore Vincenzo, si offre allo spettatore l'opportunità di riconoscersi e identificarsi, di tornare a un passato lieto e consolatorio come pure di accendersi verso nuove speranze. Come in Stefano Benni che, in Le piccole cose, racconta in pochi e scherzosi versi la trasformazione dell’amore di coppia, o nel congedo garbato e distaccato in uno scompartimento di treno de Il viaggiatore cerimonioso di Giorgio Caproni, o ancora nella riflessione sull’oggi con due brani tratti da Le luci d Algeri (Premio Flaiano 2000) di Gianni Guardigli.
 

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