Dov’era il vecchio Teatro Smeraldo, a Milano, ha aperto i
battenti, ieri, Eataly Smeraldo, il venticinquesimo store targato Oscar
Farinetti. Straordinario, un vero tempio della gastronomia e del made in Italy, come mi riferisce mio figlio.
"Ogni Eataly che apriamo – ha sottolineato Farinetti nel corso della cerimonia d'inaugurazione - è legato a un valore: Eataly Smeraldo è dedicato alla musica. Non possiamo
far dimenticare un luogo come lo Smeraldo, dove hanno cantato Bob Dylan e Ray
Charles: per questo resterà il palco che ospiterà show e concerti. Eataly ha
l'obiettivo di ridare vita a luoghi di pregio come ex librerie, ex teatri che
oggi chiudono nel nostro Paese, vogliamo dare uno stimolo all'Italia di oggi
per rinascere".
Qui si può mangiare, comprare, imparare. Vi sono 15 luoghi di ristorazione tematici e informali con
relativi banconi per la vendita (salumi, formaggi, carne, pesce, verdure,
fritto, pasta, pizza e rosticceria) e 5 luoghi dedicati alla produzione
artigianale a vista (la pasta fresca di Michelis, la panetteria con forno a
legno, la pasticceria “Golosi di Salute” di Luca Montersino, il panino “Ino” di
Alessandro Frassica, la piadineria dei fratelli Maioli).
A me piace segnalare due prodotti marcatamente cetaresi che fanno bella mostra nel nuovo store: il pesce fritto "in cuoppo" di Pasquale e Gaetano Torrente e la colatura d’alici. Sia quella griffata “al Convento” di Pasquale Torrente
che quella di Delfino Battista.
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