Ritengo doveroso pubblicare qui la lettera inviata dal
sindaco di Furore, in data 17 dicembre scorso, alla direzione della Filiale provinciale delle Poste
e, per conoscenza, al Presidente della Repubblica, al direttore generale delle
Poste Italiane, al Prefetto, al Ministero per lo Sviluppo Economico,
all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, alla stampa. Io non conosco,
nei dettagli, la situazione denunciata, quindi non entro nel merito; ma - per
esperienza quotidiana - posso dire che recarsi all'ufficio postale, anche a
Salerno, è come ricevere 'na botta 'n fronte. Per la ressa (in certi
casi si rimane per lungo tempo in coda davanti all'ufficio, al sole, al vento o
alla pioggia, dato che l'accesso è contingentato: e questo vale anche per
anziani, disabili, donne gravide), la lentezza delle operazioni, disfunzioni, che
sfociano spesso in vivaci proteste da parte dell’utenza. Una cosa che, se
uno potesse, cercherebbe di evitare.
Da quanto appare nella foto, che pubblico
qui, le cose vanno senz’altro meglio nelle Antille, dove peraltro la coda - affidata alle calzature allineate davanti allo sportello - è ordinata e corretta.
Che poi, da parte dell'amministrazione postale, non si dia riscontro a una segnalazione del Comune - come lamenta il sindaco di Furore - mi sembra inammissibile. Inaccettabile. Scorretto.
Che poi, da parte dell'amministrazione postale, non si dia riscontro a una segnalazione del Comune - come lamenta il sindaco di Furore - mi sembra inammissibile. Inaccettabile. Scorretto.
Scrive il sindaco, Raffaele Ferraioli: "Faccio seguito alla conversazione telefonica di
poche ore fa con la quale Le segnalavo l’increscioso episodio di rissa nel
locale Ufficio Postale, per ribadirle per l’ennesima volta la gravità della
situazione che si è venuta a creare a causa del malfunzionamento di detto
servizio". Tanto che gli utenti preferiscono recarsi, per le operazioni da compiere, nei paesi vicini (Conca dei Marini, Agerola, Amalfi). "Tutto questo - sottolinea il sindaco di Furore - comporta l’inevitabile calo del
cosiddetto 'budget' con conseguente rischio di totale chiusura dello sportello.
Se questo è l’obiettivo che si sta subdolamente perseguendo, Le rappresento,
fin da subito, che faremo di tutto per contrastarlo. L’Ufficio di Furore,
grazie ad una corretta gestione, era, non più tardi di qualche anno fa, uno dei
più efficienti e produttivi dell’intera Costa d’Amalfi e tale deve tornare ad
essere. Non posso, infine, non lamentare il silenzio assoluto di tutti
gli Enti, pure puntualmente informati, che accresce vieppiù la sfiducia nelle
istituzioni e induce a pensare che lo sfascio, di cui tanto si parla in
quest’ultimo periodo, sia ormai un processo irreversibile. Ritengo di poter
pretendere, nella mia veste istituzionale, un puntuale e tempestivo riscontro
alle mie reiterate segnalazioni."
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