Per la rassegna "Pagine amalfitane", che si sta svolgendo con successo, organizzata dal Centro di cultura e storia amalfitana, d'intesa con l'assessorato alla Cultura del Comune, domani, venerdì 13 dicembre, alle ore 17.00, nella sala della Biblioteca comunale di Amalfi è in programma la presentazione del libro di Elisa Vermiglio "Mercatura locale e operatori peninsulari nella Sicilia angioina. Messina e gli Amalfitani". Ne tratterà Mario Gaglione. Coordinatore, Giovanni Camelia.
La Vermiglio propone una rilettura della storia della
Sicilia, e di Messina in particolare, dal 1266 al 1282, in chiave amalfitana, mettendo in risalto i rapporti instaurati da questa
rappresentanza peninsulare con la Corona e gli influssi esercitati sulla
società isolana. In particolare analizza come la presenza amalfitana si inserisca nelle direttive della
politica di Carlo I attraverso i canali commerciali, fino a diventare parte integrante della compagine
sociale e del ceto dirigente. È stato rilevato, infatti, come gruppi di
Amalfitani, discendenti prevalentemente da famiglie nobili della Costiera,
abbiano creato un vero e proprio monopolio nell’appalto delle cariche e si siano insediati
negli uffici regi principali, mantenendo anche una continuità di carica per
tutto l’arco della dominazione angioina.
La vicenda amalfitana in Sicilia si conclude con la fine del dominio
angioino sull’isola, determinata dalla
rivolta del Vespro e dall’avvento degli Aragonesi: eventi che segnano il tracollo della
mercatura amalfitana e l’apertura sempre più massiccia dei mercati isolani a
operatori commerciali veneziani, pisani e genovesi.
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