Torno sul programma di eventi organizzato dal
Centro di Cultura e Storia Amalfitana, pubblicato qui pochi minuti fa,
per ricordare il primo appuntamento, fissato per dopodomani, venerdì 15
novembre, alle ore 17.30, nell'Arsenale della Repubblica, ad Amalfi.
Vale a dire, la presentazione del volume "Gragnano dalla Valle dei
Molini alla Città della Pasta" di Domenico Camardo e Mario Notomista. Ne
tratteranno, insieme con gli autori, Francesco Sorvillo, ricercatore di
storia e tradizioni popolari, e Giuseppe Gargano, il noto storico amalfitano,
per conto del CCSA.
Il volume, edito in sontuosa veste grafica, nasce dalla
volontà di valorizzare un’importantissima pianta commissionata dalla famiglia
Chiroga, risalente alla seconda metà del Settecento, dove è mirabilmente
delineata la planimetria di Gragnano e soprattutto il complesso sistema
arterioso degli acquedotti che collegavano i diversi casali di cui si componeva
la città, ai quali erano legati numerosi molini che traevano dall’acqua l’indispensabile
forza motrice.
Analizzando la pianta
colpiscono le profonde trasformazioni urbanistiche che nel corso dell’Ottocento
hanno mutato il volto di Gragnano attraverso l’intervento pubblico. Il
lavoro ha come filo conduttore un percorso topografico e cronologico (tra
il XVIII e il XX secolo) all’interno dei diversi casali che sono all’origine di Gragnano. Casali che
erano originariamente separati ma che con il graduale sviluppo della città hanno
finito per unirsi dando luogo all’immagine urbanistica di Gragnano che noi oggi
conosciamo. Le indagini storiche e iconografiche hanno mostrato che il motore
di tutto il fenomeno di trasformazione urbanistica di Gragnano ha un nome
preciso: la pasta.
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