venerdì 29 novembre 2013

PARTNERSHIP TURISTICO-CULTURALE CON MALTA. SE NE DISCUTE DOMENICA NEL SALONE MORELLI DEL PALAZZO SAN BENEDETTO



Italia chiama Malta, turismo e investimenti per promuovere e migliorare la partnership tra i due paesi. 
Parte da Amalfi, come nei secoli della gloriosa Repubblica Marinara, e dunque dal Sud Italia quale riferimento euro-mediterraneo, l’azione di internazionalizzazione intrapresa dalla Mediterranean Academy of Culture, Tourism and Trade di Malta, in collaborazione con l’agenzia governativa Malta Enterprise, Ksi Malta, AssoMalta, Camera di Commercio Italo-Maltese ed il Consorzio “Amalfi di Qualità”.
I primi contatti, nei mesi scorsi, hanno già consentito di avviare le procedure amministrative per un gemellaggio tra Amalfi e la città maltese di Birgu oltre che predisporre un piano congiunto di attività. E delle possibili relazioni economiche con l’interazione tra i sistemi produttivi e culturali dei due Stati che si affacciano sul Mediterraneo si parlerà proprio nella perla della Costiera Amalfitana.
"Da Amalfi a Malta: Sistemi turistici e culturali a confronto per nuove politiche di cooperazione" è il titolo della tavola rotonda in programma domenica 1° dicembre, alle ore 18,30, nel Salone Morelli di Palazzo san Benedetto. Vi prenderanno parte: Vanessa Frazier, ambasciatrice di Malta in Italia; Mario Galea, rappresentante di Malta Entreprise Corporation; Sergio Passariello, presidente della Mediterranean Academy of Culture, Tourism and Trade; Vincenzo Schiavo, presidente di Eurosportello-Camera di Commercio di Napoli e Confesercenti; Antonio Pangallo, segretario generale Assomalta; Aldo Zammit, rappresentante di Ksi Malta. A fare gli onori di casa il sindaco di Amalfi, Alfonso Del Pizzo, mentre le conclusioni saranno affidate all’assessore al Turismo, Daniele Milano. L’incontro sarà moderato dal giornalista Agostino Ingenito.
L’iniziativa anticipa l’incontro con i rappresentanti istituzionali, previsto per lunedi 2 dicembre presso la Camera di Commercio di Salerno.

"IL MOSTO CHE DIVENTA VINO": SE NE DISCUTERA' DOMENICA A TRAMONTI



A Tramonti, con qualche giorno di ritardo rispetto alla festa di san Martino, ecco che “il mosto diventa vino”, come promette un antico proverbio contadino. Ma in effetti lo è già diventato, possiamo esserne certi. “Il mosto diventa vino” è il titolo dell’appuntamento – ormai, ottavo della serie -  in programma domenica 1° dicembre nella splendida cornice della Cappella Rupestre, a Gete, teso alla promozione e al riconoscimento (per me, doveroso) della vite autoctona. Quest’anno il tema dell’evento sarà “Il Vino Tintore attraverso la storia: dallo sbarco del ’43 ad oggi”: un viaggio nel tempo per riscoprire il patrimonio ampelografico di Tramonti e il Tintore, biodiversità da preservare e tutelare. Le sue piante sono pluricentenarie, raggiungono anche i 400 anni, e i fusti hanno un diametro di circa un metro e mezzo: dei veri giganti. I grappoli – prendo le notizie dal comunicato stampa, non mi ritengo un esperto - sono spargoli a bacca nera, con pochi acini e di diverse dimensioni. Questo nettare è il risultato di un gruppo di varietà di uve, prodotte in purezza, che seppur diverse per i caratteri morfologici, donano una intensa corporatura al vino.
All’anno si producono appena 150.000 bottiglie e i viticoltori sono appena cinque.
Una terra, quella di Tramonti, segnata dagli umori del Vesuvio che ha contribuito a salvaguardare i vigneti dai distruttivi attacchi della filossera avvenuti alla fine del 1800. La distruzione delle piante quasi in tutta Europa costrinse ad utilizzare il piede di vite americana, non attaccabile da questo parassita, sul quale si innestarono viti europee, prevalentemente francesi.
Le varietà coltivate, autoctone e a piede franco, sono Ginestra, Bianca tenera, Pepella, Piedirosso, Scotola (Moscio), Palombino e lo straordinario esclusivo Tintore. Il sistema di coltivazione è ancora quello etrusco a raggiera atipica con il fusto centrale e i pali di castagno intorno che sostengono i tralci di vite. La raccolta è di pochissima uva per ettaro, da 25 a 50 quintali.
Una "storica" vite di tintore a Tramonti
Un valore da proteggere, ne sono tutti consapevoli.
Dopo i saluti del sindaco di Tramonti, Antonio Giordano, interverranno: Salvatore Sica, direttore dell’Osservatorio dell’Appennino Meridionale; Giovanni Madonna, che si occuperà di “Vino e Psiche: dal passato remoto all’era dello smartphone”; Carlo Mangoni, dell’Università Federico II di Napoli, che tratterà il tema “Il Resveratrolo: chi è costui?”; Ferdinando Cappuccio, presidente dell’Enoteca Provinciale; Raffaele Ferraioli, coordinatore regionale dell’associazione Città del Vino; Donato Sarno del Centro di Cultura e Storia Amalfitana; Luigi Mansi, presidente della Comunità Montana Monti Lattari. Moderatore, il giornalista  del Mattino Mario Amodio.
Per l’occasione sarà presentato il secondo volume dell’Antologia di Tramonti “9 Settembre '43 - Lo sbarco alleato nel ricordo degli abitanti di Tramonti” di , un altro spaccato della storia di Tramonti.
Luigi Giordano
L'evento è patrocinato dall’Osservatorio dell’Appennino Meridionale e dall’Associazione Vigne Storiche, con la collaborazione della Regione Campania e della Provincia di Salerno.

IL 2 DICEMBRE S'INAUGURA A ROMA LA MOSTRA "PITTURE" DI COSIMO BUDETTA



Lunedì 2 dicembre, alle ore 17.30, presso la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma (sala della Crociera, Via del Collegio Romano, 27 – 2° piano), sarà inaugurata la mostra di Cosimo Budetta, dal titolo - semplice ma significativo -  “Pitture”, che rimarrà aperta fino al 12 dicembre (orari: lunedì, 14.00 – 19.00; mercoledì, 9.30 – 17.00; giovedì, 9.30 – 13.30).
Cosimo Budetta


Nella stessa circostanza, Marcello Carlino presenterà il libro “Campanella d’allarme” di cui sono autori lo stesso Budetta e Mario Lunetta
A leggerne i versi, Giuliana Adezio.
Ringrazio dell’invito, a firma della direttrice della Biblioteca, Maria Concetta Petrollo Pagliarani, anche se ritengo improbabile che possa recarmi a Roma nei giorni della mostra. Peccato!
Sono amico di Cosimo Budetta, lo stimo e lo ammiro,  come pittore, ceramista, scrittore.  Ma, soprattutto, come uomo. 
Da lui c’è sempre da imparare. Mi capita spesso di fermarmi con lui (punto di riferimento, la bottega/atelier di Adriano Paolelli) e, dalle sue parole,  traggo sempre nuovi stimoli per la mia attività.  
I suoi “libri d’artista” (realizzati insieme con personaggi di prim’ordine: mi limito a citare Sanguineti, Dorfles, Munari, Bàrberi Squarotti), i suoi minuscoli disegni e dipinti,  su cartoncini tascabili, sono una gioia degli occhi e della mente.
Di tutto cuore auguro a questa mostra romana il migliore successo.

giovedì 28 novembre 2013

"A FILO DI PENNA": UNA MOSTRA AD AMALFI PER RICORDARE IL 150° ANNIVERSARIO DELLA NASCITA DI PIETRO SCOPPETTA. INAUGURAZIONE, DOMENICA 30 NOVEMBRE, ORE 17.30



Una vecchia immagine del Salone Morelli di Palazzo S. Benedetto
con i dipinti di Pietro Scoppetta (nel secondo quadro, però, c'è
il pittore ritratto da Antonio Rocco)
In occasione del 150° anniversario della nascita di Pietro Scoppetta, il Centro di Cultura e Storia Amalfitana ed il Comune di Amalfi promuovono la mostra artistico-documentaria, a cura di Antonio Porpora Anastasio, dal titolo A filo di penna. L’arte grafica di Pietro Scoppetta  che presenta numerosi disegni, schizzi, caricature ed acquerelli dell'artista, pubblicati fin dal 1883 per le più importanti case editrici [Ricordi, Treves, Sandron, Bemporad, Voghera, Alfieri & Lacroix, Bestetti e Tumminelli, Arthéme Fayard ecc.], fra le pagine delle riviste più popolari [L’Illustrazione Italiana, Il Giornale dei Fanciulli, Cronaca Partenopea, la Tavola Rotonda, Illustrazione popolare, Die Gartenlaube, Il Mattino Illustrato] e per la canzone napoletana degli anni d’oro. Oltre a una raccolta di libri, cartoline, riviste, partiture, spartiti, “copielle” e Piedigrotta, in massima parte nella loro prima edizione, che consente, soprattutto con l’ausilio di strumenti informatici interattivi, la visione panoramica pressoché completa della presenza di Pietro Scoppetta nell’editoria e nell’arte a cavallo fra l’Ottocento e il Novecento.
La cerimonia d'inaugurazione si svolgerà domenica, 30 novembre, alle ore 17.30, nell'Arsenale della Repubblica, con gli interventi dello stesso Porpora Anastasio e di Rosario Ruggiero, musicista e critico musicale. Coordinatore dell'incontro, Giovanni Camelia, direttore del Comitato Scientifico del Centro.  
In occasione dell’inaugurazione e durante tutto lo svolgimento della mostra, che si chiuderà il 12 gennaio 2014, saranno presentati e distribuiti:
 - la Strenna 2013, elegante pubblicazione che contiene cinque racconti natalizi di Onorato Fava, detto l’“Andersen del Mezzogiorno”, illustrati da Pietro Scoppetta [Il Natale dei libri, Il piccolo Pierrot, L’orologio di Castelnuvoli, Il boa bianco, Il libro di Natale] e, in copertina e fra le pagine, numerose altre immagini dedicate da Scoppetta al mondo piccino. La pubblicazione si chiude con un saggio storico-estetico “a voci dispari” sulla sua attività di illustratore.
- l’introvabile raccolta di poesie dello Scoppetta dal titolo Ritmi del cuore pubblicata a Napoli per la prima volta nel 1919. Ristampata in anastatica solo nel 1981 dai Fratelli De Luca di Salerno, è ripresentata oggi in una nuova edizione, revisionata ed emendata sulla base di un coevo dattiloscritto con correzioni a mano. Un’operazione resa necessaria dal gran numero “di errori tipografici” presenti nella prima edizione, come evidenziato da Ferdinando Russo già nel 1919. In appendice, un inedito sonetto (1898)
articolo sulla rivista "Capri Segreta", giugno-luglio 1963


P.S. - A proposito di Pietro Scoppetta, mi piace ricordare qui che nel 1963, in occasione del centenario della nascita, l'Azienda di Soggiorno e Turismo organizzò una mostra retrospettiva, nell'Arsenale, con circa duecento opere del maestro. In quell'occasione facevo parte del Comitato organizzatore.
In tempi più recenti, mi corre l'obbligo di segnalare la grande mostra tenutasi a Salerno, Palazzo sant'Agostino, dal 12 dicembre 1998 al 12 gennaio 1999, a cura di Massimo Bignardi, accompagnata dal volume "Pietro Scoppetta Un pittore sulla scena della Belle époque" (edito da De Luca), anch'esso a cura di Bignardi. Io vi ho collaborato con un saggio: "Amalfi: gli eventi, la società sul finire del XIX secolo".
Giusto per... dare a Cesare quel che è di Cesare.

mercoledì 27 novembre 2013

NUOVO SUCCESSO DELLA SCUDERIA AUTOMOBILISTICA "TRAMONTI CORSE": CARLO RUMOLO E' IL VINCITORE DEL CAMPIONATO ITALIANO VELOCITA' SPERIMENTALE 2013



Carlo Rumolo, maiorese, su Fiat 500 Minicar, ha conquistato il titolo italiano di Velocità sperimentale, dopo aver dominato le sei gare che hanno caratterizzato, nel corso del 2013, questa interessante specialità, che se pure fa parte di un automobilismo minore, riesce sempre a convogliare su di sé l’interesse e l’entusiasmo di numerosi fans.  Pietro Giordano, il pilota tramontano che vanta un eccezionale palmarès - di campionati nazionali ne ha vinti ben cinque, o forse sei -, s’è fermato stavolta al terzo gradino del podio. Ma non per questo è meno felice: entrambi appartengono alla stessa scuderia, la “Tramonti corse”, fondata proprio da lui, all’ombra del ristorante di famiglia, sul Valico di Chiunzi, nel 2004, con la determinante collaborazione di Rumolo e di altri giovani appassionati della velocità a quattro ruote, il Team Marrazzo, innanzitutto, che – forte di una professionalità e di un’esperienza che ha pochi rivali, nel settore - ha curato la preparazione delle auto: piccole vetture bicilindriche, capaci di esprimere in pista una potenza che ha quasi dell’incredibile. 
Carlo Rumolo (a sin.) e Pietro Giordano
Pietro Giordano, nella veste di presidente, e Rumolo, vice presidente, sono anima, mente e cuore della “Tramonti corse”.
Lo scopo iniziale, che essi si prefiggevano, era quello di creare un punto di riferimento in Costiera amalfitana per gli amanti di questo sport, facendosi carico, in particolare, della organizzazione di eventi motoristici sul territorio, quali gli slalom “Città di Tramonti” e “Valico di Chiunzi”. Ma ben presto, la loro scuderia – supportata da alcuni coraggiosi sponsor – s’è affacciata prepotentemente sulla ribalta nazionale. E non come comparsa, addirittura da protagonista. 
Basti ricordare le vittorie conquistate da Pietro Giordano nel campionato Italiano Radical Speed (2010), nei campionati Italiani Assominicar classe 700 (2007-08-09), e, negli ultimi anni, in quelli di Velocità Sperimentale
Oltre ai tanti successi, e piazzamenti d’onore, ottenuti da “Tramonti corse” in altre importanti competizioni.  Fino a questo esploit di Carlo Rumolo, peraltro neppure inatteso, trattandosi di un pilota di forte personalità, che farà ancora parlare di sé nelle sfide che lo attendono nella prossima stagione agonistica.


© Sigismondo Nastri
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