Pubblico qui, per intero, il comunicato stampa pervenutomi dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello.
«Non deve più accadere! Restituire
oltre 30 milioni di euro di fondi europei destinati alla cultura, come è
successo con le risorse del POIN ‘Attrattori Culturali’ riservato alle regioni
del Mezzogiorno nella programmazione 2007/2014, non deve più accadere! È questo
il ‘grido di dolore’ che sale da Ravello Lab-Colloqui Internazionali,
conclusosi oggi dopo due giorni di intenso lavoro a cui hanno partecipato oltre
80 amministratori, esperti ed operatori culturali italiani ed europei.
Giunto alla sua ottava edizione,
il forum europeo di Ravello, promosso congiuntamente da Federculture e dal
Centro Universitario Europeo per i beni Culturali, è stato dedicato a ‘Innovazione Sociale, Impresa Culturale e
Partecipazione dei Cittadini’ e si è articolato in due distinti panel dedicati alle politiche di sostegno
alle industrie culturali e creative, con particolare riferimento agli
incubatori culturali, e ai processi e strumenti di valorizzazione di città e
territori.
Nell’Anno Europeo della
Cittadinanza Attiva, i Colloqui di Ravello hanno tratto ispirazione dalla
‘Convenzione di Faro’ (recentemente
sottoscritta dal Governo italiano ma non ancora ratificato dal Parlamento) che
stabilisce il diritto di tutti i cittadini, in particolare dei giovani e delle
persone svantaggiate, alla ‘eredità
culturale’ e alla partecipazione degli individui e delle comunità alle scelte
culturali.
“Nell’attuale situazione di crisi
economico-finanziaria che non permette alle autorità pubbliche di investire
risorse in maniera adeguata nel settore culturale – dichiara Alfonso Andria, presidente del Comitato Ravello Lab – deve essere fatto ogni sforzo per
valorizzare il prossimo ciclo di programmazione 2014-2020 e non ripetere gli
errori del passato che, anche a giudizio dei qualificati esperti ospitati a
Ravello, sono stati causati dalla difficoltà registrata dalle amministrazioni
pubbliche a progettare in maniera integrata i processi di sviluppo locale
centrati sul patrimonio culturale”.
Un momento dei lavori. Al centro, nella foto, Alfonso Andria |
Anche al fine di affermare una
nuova cultura di ‘progettualità integrata e partecipata’, il Laboratorio
di Ravello ha preso in esame la proposta
avanzata da Federculture di destinare specifiche risorse finanziarie ad un Fondo per la progettualità culturale
che, cogliendo l’opportunità del nuovo ciclo di programmazione, dovrebbe
permettere l’introduzione di fondi che facilitino: a) la concertazione
interistituzionale, b) la qualità dei
progetti e il loro accompagnamento attuativo, c) la definizione di modelli di
gestione sostenibile e, per questa via, c) favorire l’investimento dei privati.
In questo quadro si inserisce il
‘pacchetto’ di strumenti suggerito dal panel
che ha esaminato le migliori esperienze europee di ‘incubatori culturali’
(erano presenti, tra gli altri, i rappresentanti di Creative Factory di Rotterdam, CRE.A.RE di Linz, Addict di Porto, accanto al Bic Lazio, Fabrica di Treviso e l’Agenzia Regionale Campania
Innovazione) ispirati alla rete dell’European
Business Incubation. “Il fruttuoso scambio di esperienze a livello europeo
– sottolinea Claudio Bocci, consigliere delegato del Comitato Ravello Lab – ha
suggerito l’implementazione di un modello di incubatore di seconda
generazione in grado di cogliere le
specificità delle industrie culturali e creative, fortemente interconnesse ai
luoghi di produzione artistica, sia in termini di servizi innovativi che di
sostegno finanziario”.
Posto sotto l’Alto Patronato di
del Presidente della Repubblica, Ravello Lab beneficia, sin dalla sua prima
edizione, del patrocinio del Consiglio d’Europa, della DG Cultura della
Commissione Europea, del Ministero degli Esteri, del Ministero per i Beni, le
Attività Culturali e Turismo e del Ministero dello Sviluppo Economico. Di
rilievo, per l’edizione 2013, anche il patrocinio del Semestre di Presidenza
Europea della Lituania e dell’Anno Europeo della Cittadinanza Attiva.
Nell’edizione 2013, Ravello Lab
ha potuto contare sul sostegno istituzionale dell’Ambasciata del Regno dei
Paesi Bassi e sul contributo dell’Agenzia Regionale Campania Innovazione,
dell’Ente Provinciale del Turismo di Salerno, della Fondazione del Monte 1473 e
della Fondazione Cassa di Risparmio di Salerno.
I Colloqui Internazionali di
Ravello si sono inseriti nel quadro dell’HEARTSTRINGS
FESTIVAL, un articolato progetto culturale e di comunicazione – promosso
dall’Assessorato all’Agricoltura e all’Ambiente del Comune di Ravello e
finanziato dalla Regione Campania (POR FESR 2007-2013 Asse 1 Ob. Op. 1.9) –
che, in un percorso lungo 6 mesi, propone concerti, visite guidate, workshop, degustazioni
di prodotti tipici. In occasione della presentazione
del progetto è stato evidenziata l’esigenza di nuovi strumenti economici e
legislativi per contrastare il continuo abbandono dei terrazzamenti della
Costiera Amalfitana, attraverso l’attuazione di un grande progetto di opera
pubblica, basato su programmi integrati e di lungo respiro.»
Nessun commento:
Posta un commento