Nel ricordo, indelibile,
di un personaggio assurto a simbolo della cultura salernitana, l'associazione
che ne porta il nome propone, per venerdì 7 giugno, alle ore 17.30, negli spazi
del Centro di documentazione Politiche del lavoro e del Mezzogiorno (ex convento
di San Lorenzo, in via De Renzi a Salerno), un incontro sul tema
"Raccontare un poeta: Marco Amendolara". Esso - leggo nel comunicato stampa firmato da
Olga Chieffi - vuol essere un primo momento di riflessione dedicato alla figura e all’opera del compianto poeta salernitano, scomparso nell'agosto del
2008 a soli quarant'anni. Ma è anche l'occasione per la presentazione ufficiale
dell’associazione a lui dedicata, che ha come principale obiettivo la
diffusione, la conservazione e la promozione della sua opera letteraria.
L’incontro,
fortemente voluto dall’Amministrazione comunale, avrà come ospite-relatrice la
scrittrice ed opinionista Barbara Alberti, preceduta dai saluti istituzionali
di Ermanno Guerra, assessore comunale per la Cultura; Lucia Napoli,
responsabile dell'Archivio Generale del Comune; di Antonio D’Angelo (D.P.L.M.
Comune di Salerno) e del presidente dell’Associazione “Marco Amendolara”
Alfredo Nicastri.
La
giornata si chiuderà con un reading-concerto per Marco Amendolara con le
letture di Giancarlo Punti e l’intervento dei clarinettisti Andrea Caputo,
Filomena Costa, Salvatore Dell'Isola, Francesco Di Domenico, Marco Frasca,
Simone Sorvillo, Gessica Viviani, Simone Vuolo, giovani talenti del magistero
di Giovanni De Falco, che eseguiranno musiche di G. Donizetti, K.A.Wilson, G.
Miluccio, F. Testi, W. A. Mozart, A. Piazzolla.
Barbara Alberti |
L'Associazione
Marco Amendolara nasce dalla comune e spontanea esigenza di un gruppo di
persone - legate a Marco da vincoli di affetto e di stima - di dare seguito al
profondo dialogo intellettuale ed umano da lui iniziato. "L'opera
letteraria di Marco - viene sottolineato - deve poter continuare, attraverso
l'Associazione, ad essere letta ed apprezzata, ben oltre i confini cittadini,
ricevendo quel riconoscimento che certamente merita. Ma soprattutto deve poter
continuare ad arricchire, con la sua presenza viva, la coscienza di
ognuno".
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