Ieri sera (martedì 25 giugno), al Castello di Arechi, a Salerno, “la notte dei
desideri… sulle tracce della fortuna”, collegata alla mostra di Pietro
Loffredo, “Talisman”, dedicata ai simboli scaramantici nell’area mediterranea e
nel nord Europa. Ci sono andato con mia moglie: è stata una serata gradevolissima,
organizzata dalla Provincia-Settore Biblioteche e Musei e dall’associazione
“Amici dei musei”, con Erminia Pellecchia nel ruolo di animatrice (oltre che
curatrice della esposizione) e dispensatrice, alla fine, di peperoni “antimalocchio”.
Veri, rossi e verdi, freschi di giornata.
Speriamo che siano efficaci sotto questo aspetto. Altrimenti, potranno sempre essere utili in cucina per rendere piccanti degli spaghetti conditi con aglio e olio o per una salsetta alla puttanesca.
Vi ho ritrovato amici e colleghi che non incontravo da molto tempo. E anche questo mi ha fatto molto piacere.
Speriamo che siano efficaci sotto questo aspetto. Altrimenti, potranno sempre essere utili in cucina per rendere piccanti degli spaghetti conditi con aglio e olio o per una salsetta alla puttanesca.
Vi ho ritrovato amici e colleghi che non incontravo da molto tempo. E anche questo mi ha fatto molto piacere.
Qualche desiderio l’ho espresso, secondo il programma. La
fortuna, però, la sto ancora cercando… Ma forse
non ce n’è bisogno. L’ho già scritto e lo ripeto qui: “Spalanco la finestra e
vedo il giorno / le case il cielo i monti il mare vedo / voli di storni rondini
gabbiani // e non m’importa se c’è pioggia o vento / se il sole è già spuntato
o tarda ancora / del traffico il frastuono non mi turba // gli incubi della
notte son finiti / la mia felicità è che ci sono”.
L'incontro è stata rallegrato
dal miniconcerto di zampogna e tammorre della Compagnia d’Altrocanto, che mi
ha consentito di apprezzare una formazione di elevata qualità professionale -
impegnata nel recupero della nostra tradizione musicale più autentica -, che
conoscevo solo di nome.
Il Castello di Arechi è un cannocchiale puntato su Salerno. Che si presenta allo sguardo in tutto il suo splendore, nella luce quasi assopita del sole che sta per
essere fagocitato dalla montagna di Capo d’Orso. Forse solo da qui è possibile valutare
l’armonia/disarmonia con la quale le
nuove opere, in via di realizzazione
– la piazza della Libertà, la Cittadella giudiziaria, il porto Marina di Arechi –
s’inseriscono nell'assetto urbanistico della città.
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