Giulia Apicella, la Florinella 2013 |
Sarà Giulia Apicella, sedici
anni, a calarsi, quest’anno, nel ruolo di Florinella, la sposa quattrocentesca,
protagonista della rievocazione storica in programma a Cava de’ Tirreni. E’
stata eletta sabato scorso, durante la serata svoltasi nel Giardino segreto del
Marchese. Il ruolo delle “4 virtù” andrà alle finaliste: Angelica Di Donato,
Rosa Gravagnuolo, Maria Pia Mancusi e Alexandra Shaposnikova. La serata,
condotta magistralmente dalla giornalista Imma Della Corte, ha visto in competizione ventisei 26
ragazze, divise in tre gruppi contraddistinti da nomi di fiori: le fresie, i
fiordaliso e il fiore di pesco, con tre
madrine di eccezione, che hanno affiancato la Della Corte nella
conduzione: Stefania Carleo, Florinella 2008; Elena Cuomo, Virtù 2007; Laura Cammarota, la Florinella uscente. Presidente della Giuria tecnica Enzo Bove,
padrone di casa del Giardino Segreto del Marchese. In giuria: l'artista Pietro
Lista; Rosa Cuccurullo, artista e direttrice della galleria di arte
contemporanea Cobbler; la preside Maria Olmina D'Arienzo, del Liceo Scientifico
"A. Genoino"; l'avvocato Maria
Teresa De Scianni; Magrina di Mauro, giornalista e segretario dell'Associazione
giornalisti "Lucio Barone"; le
professoresse Patrizia De Bartolomeis, dell'Istituto superiore di istruzione
Santa Caterina da Siena di Salerno; Maria Rosaria Magliano del Liceo Psico-Pedagogico
De Filippis di Cava; i rappresentanti della Confederazione Nazionale
Artigianato e Piccole e Medie Imprese (CNA) della Provincia di Salerno: il Vice
presidente artistico e tradizionale del CNA nazionale, Lucio Ronca, e il
presidente del CNA di Cava, Tony Sorrentino; la presidente provinciale delle
estetiste, Loretta Capaccio; il direttore artistico e lo staff di parrucchieri
ed estetiste del Festival dell'artigianato, nelle persone di Gianni Napolitano,
Maria Santonicola e Maria Elisa Oliva.
Lo staff delle estetiste e dei
parrucchieri CNA del Festival dell'artigianato si prenderà cura di preparare
Florinella e le quattro virtù secondo la moda e le pettinature dell'epoca. «Le
nozze di Florinella sono un evento di rievocazione storica dei fasti e della
cultura della nostra città, un modo per ricordare e far conoscere la storia
attraverso un racconto di momenti realmente accaduti»: lo ha dichiarato il presidente
dell'associazione Borgo Scacciaventi Croce, Enrico Sorrentino, al termine della
manifestazione, caratterizzata da quattro momenti di spettacolo: la compagnia
teatrale "I cantori del Borgo Scacciaventi" ha rappresentato la scena
finale della Gatta Cenerentola; Laura Cammarota ha danzato la Bayadere, su
coreografia di Marius Petipa; Stefania Carleo ha cantato Con il nastro rosa di
Lucio Battisti; Elena Cuomo ha declamato una poesia di Saffo. La Florinella uscente è
stata omaggiata di una moneta che simboleggia il Tarì - moneta araba del 900,
coniata in molti paesi dell’area mediterranea e introdotta dai Longobardi anche
a Salerno e Amalfi (la quarta numerata di tante che seguiranno le edizioni
future) -, sapientemente riprodotto da Roberto Buccino del Centro orafo il Tarì
di Marcianise (Caserta), con una significativa variante: su un lato vi ha
impresso il volto ideale della giovane Florinella.
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