Martedì 18 giugno, alle ore 20,30,
presso La Sequoia di Pellezzano, il salotto letterario di ..incostieraamalfitana.it
Festa del Libro in Mediterraneo ospiterà le due giovani scrittrici Melania Petriello
e Rosa Santoro, in corsa per il Premio “costadamalfilibri”,
prestigiosa scultura in legno realizzata dal maestro Silvio Amato, che sarà
consegnata l’11 luglio in Villa Guariglia a Vietri sul Mare. La rassegna
letteraria, giunta quest’anno alla settima edizione, offrirà al pubblico
l’opportunità di conoscere due giovani firme del panorama letterario nazionale.
Si comincia con Melania Petriello,
giornalista di origini beneventane, trapiantata a Roma, e il suo “Al mio
paese. Sette vizi una sola Italia”, che nasce
- riferisce il comunicato stampa - "dalla necessità di dare ossigeno alle notizie che smettono di essere cronaca e
ancora non sono memoria, dalla volontà di unire penne diverse e complementari
per un affresco giornalistico e irriverente dell’Italia che siamo, dalla tenacia
delle storie di una storia più grande che non vogliono silenzio". Raccontato da
nove eccellenti giornalisti italiani, Vanni Truppi, Carlo Puca, Luciano Ghelfi,
Luca Maurelli, Carlo Tarallo, Tiziana Di Simone, Giuseppe Crimaldi, Fausta
Speranza e Gianmaria Roberti, con la prefazione di Franco di Mare e la
postfazione dello storico Fabrizio Dal Passo, il libro è tutto profondamente
italiano. Di un’Italia riletta attraverso lo spettro dei vizi capitali. Dalla
strage di Capaci al Concilio Vaticano II, passando per il delitto Pasolini, il
colera del ’73, il nuovo meridionalismo e il Codice Da Vinci, i rigurgiti
postunitari e il crollo della Dcì, la spinta orgiastica del potere e la
corruzione come metastasi genetica. “Al mio Paese” ha ispirato anche lo short
film omonimo di Valerio Vasteso, con le musiche del maestro Vanni Miele, oggi
in proiezione nelle più importanti rassegne di corti e video-arte italiane, e un
grande lavoro teatrale, scritto e diretto da Paolo Vanacore, con Sebastiano
Nardone (produzione Itaca).
Tra i
vizi capitali c’è di certo la lussuria, e quindi l’eros che è il protagonista di “Io, però”,
romanzo di Rosa Santoro. Con
originalità e trasgressione - cito ancora il comunicato stampa -, "racconta la storia della bella e giovane
Margherita che raggiunge Roma, partita dalla sua provincia, ancora un po’
troppo ingenua e che si troverà a posare per un fotografo conosciuto per caso,
il quale deluderà presto le sue aspettative non rispettando la promessa di
farla diventare una stella nel mondo dello spettacolo". Rosa Santoro è nata a Martina
Franca nel 1988. Ha cominciato a scrivere all'età di quattordici anni. Nel 2005 ha pubblicato il
libro “Le mie poesie, i miei sogni” (Ed. Kimerik). Nel dicembre 2011 è uscito il suo libro “I miei delicati Fiori” (Ed. Arduino Sacco), con
la prefazione dell’artista Gianni Mauro dei Pandemonium.
Le due autrici
saranno intervistate da Gabriele Bojano, responsabile della redazione salernitana del Corriere del Mezzogiorno. La serata sarà accompagnata dai “Lenti
per sognare” del medico musicista Vincenzo Pagliara.
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