Non sapevo che, anche a Tramonti (ad Amalfi lo ha realizzato
Gigino Aceto), qualcuno avesse pensato di mettere su un museo della civiltà
contadina. Ne ricevo notizia dal comunicato stampa inviatomi dall'amico
Vincenzo Savino, assessore comunale. Mi dice che è adiacente
alla trattoria San Francesco, nella frazione Polvica, ma soprattutto che
"è il frutto della passione di Francesco Maiorano, persona ambiziosa (e
perché no? l'ambizione, ricordo, è il caparbio desiderio di riuscire in qualcosa),
che ha voluto fortemente custodire e ricostruire la storia e l’ambientazione
rurale tipica dell’Ottocento". Nel corso di tutti questi anni il signor
Maiorano ha raccolto, grazie anche a generose donazioni, numerosi oggetti
legati a quell’epoca. Il museo offre al visitatore l’opportunità di un
interessante viaggio all’interno della civiltà contadina: vi si possono
ammirare antiche botti e strumenti da lavoro, utilizzati per la coltivazione
dei terreni, foto, quadri e oggetti d’uso quotidiano che conservano ancora oggi
intatto tutto il fascino di quel
rapporto lavoro-natura. La riscoperta di
antichi mestieri rievoca un passato lontano ma ancora vivo.
Da visitare.
Appena possibile, ci andrò.
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